La legge anagrafica impone la corrispondenza tra residenza (luogo in cui si ha la dimora abituale) e iscrizione anagrafica. Quindi il "cambio di residenza", se il luogo dichiarato corrisponde alla situazione di fatto, è "regolare" (è quanto la legge anagrafica impone).Nel caso sottoposto alla nostra attenzione, l’immobile risulterebbe concesso in locazione con un contratto uso commerciale (“uso ufficio”) e, pertanto, a livello catastale risulterebbe registrato nella categoria A10. Ciò detto, affinchè l’interessato possa effettuare un regolare cambio di residenza, è necessario che lo stesso sia preceduto da un cambio di destinazione d’uso dell’immobile, dalla categoria catastale A10 alle categorie A3 o A4
La conformità rispetto ad altre norme (urbanistiche, ecc.) si colloca su un altro piano.
L'ufficiale di anagrafe non può rifiutare l'iscrizione anagrafica adducendo la mancata conformità a queste altre norme.
Può solo pretendere che chi occupa un immobile abbia titolo per farlo (art. 5 del D.L. n. 47/2014).
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