Salve,
nel mese di dicembre 2010 ho acquistato un appartamento in costruzione, nella fase di ultimazione dei lavori.
Successivamente, per abusi edilizi della ditta costruttrice, i lavori sono stati bloccati e l'immobile tuttora risulta ancora censito al catasto Urbano con il codice F/3 (ovvero immobile in costruzione).
Si prevede che a breve dovrebbero iniziare i lavori di ultimazione e risanamento degli abusi i quali, probabilmente, saranno ultimati non prima della fine della prossima estate.
In tale contesto, la situazione rimane la medesima sopra descritta, ossia all’appartamento è sempre attribuito il codice F/3 (come si rileva dall’agenzia del territorio) e non è stata ancora attribuita la relativa rendita catastale.
Preciso che l’immobile, inserito in un coindominio, non è utilizzato e non è installata alcuna utenza.
Nell’anno 2011, tuttavia, nell’incertezza della data di completamento dei richiamati lavori e su consiglio di un addetto all’Ufficio ICI, ho ritenuto opportuno pagare, in maniera forfettaria, un quantum (circa 154 €) afferente il tributo ICI dovuto per seconda casa, attraverso l’attribuzione di una rendita approssimativa, in attesa che si formalizzasse il definitivo accatastamento dell’immobile.
(una sentenza della Cassazione ha precisato che in ogni caso andrebbe quantificata l'ICI sulla porzione di terreno in cui insiste l'immobile in costruzione, ancorchè si trova in condominio).
Ebbene, premesso quanto sopra, tenuto conto che si avvicina la scadenza per il pagamento dell’IMU e visto che il calcolo effettuato mediante la predetta rendita presunta determina un costo piuttosto oneroso (oltre 600 € ), gradirei sapere se:
nel mese di dicembre 2010 ho acquistato un appartamento in costruzione, nella fase di ultimazione dei lavori.
Successivamente, per abusi edilizi della ditta costruttrice, i lavori sono stati bloccati e l'immobile tuttora risulta ancora censito al catasto Urbano con il codice F/3 (ovvero immobile in costruzione).
Si prevede che a breve dovrebbero iniziare i lavori di ultimazione e risanamento degli abusi i quali, probabilmente, saranno ultimati non prima della fine della prossima estate.
In tale contesto, la situazione rimane la medesima sopra descritta, ossia all’appartamento è sempre attribuito il codice F/3 (come si rileva dall’agenzia del territorio) e non è stata ancora attribuita la relativa rendita catastale.
Preciso che l’immobile, inserito in un coindominio, non è utilizzato e non è installata alcuna utenza.
Nell’anno 2011, tuttavia, nell’incertezza della data di completamento dei richiamati lavori e su consiglio di un addetto all’Ufficio ICI, ho ritenuto opportuno pagare, in maniera forfettaria, un quantum (circa 154 €) afferente il tributo ICI dovuto per seconda casa, attraverso l’attribuzione di una rendita approssimativa, in attesa che si formalizzasse il definitivo accatastamento dell’immobile.
(una sentenza della Cassazione ha precisato che in ogni caso andrebbe quantificata l'ICI sulla porzione di terreno in cui insiste l'immobile in costruzione, ancorchè si trova in condominio).
Ebbene, premesso quanto sopra, tenuto conto che si avvicina la scadenza per il pagamento dell’IMU e visto che il calcolo effettuato mediante la predetta rendita presunta determina un costo piuttosto oneroso (oltre 600 € ), gradirei sapere se:
- un immobile censito con il codice F/3 (immobile in costruzione) sia soggetto al pagamento dell’IMU ?
- posso continuare a pagare, per detto immobile, un contributo forfettario simile a quello già pagato nell’anno 2011? :???: