vittorievic

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la divisione ereditaria si fa su tutta la massa ricostruita al netto dei debiti.
Ciascun erede riceverà quanto stabilito dalle disposizioni testamentarie + la quota che gli spetta per successione legittima sui beni non citati nel testamento. La somma deve rispettare la quota legittima calcolata su tutta la massa.
 

vittorievic

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Allora gentilmente spiegaci
mi cimento io, visto che ho introdotto questa situazione, per dare a @Dimaraz l'occasione di correggermi eventualmente.
Poniamo 100 la massa ereditaria ricostruita del de cuius al netto della sua eventuale situazione debitoria.
Gli eredi sono solo due figli A e B.
Il Genitore fa testamento solo per beni il cui valore raggiunge il valore complessivo di 70 ; il c.c. dice che la quota legittima per i due figli è di 2/3 del valore della massa ereditaria da dividere in parti uguali, mentre la quota disponibile è di 1/3 del valore.
Quindi ad A spetta 1/3 di 70 = 23,33 . Questo valore è ovviamente inferiore rispetto a 1/3 di 100 = 33,33.
Tuttavia ci sono beni fuori dal testamento appartenenti al de cuius il cui valore pari a 30 costituisce il saldo di 100 e che sono da dividere secondo le regole della successione legittima. Quest'ultima in questo caso prevede 1/2 a ciascuno dei due figli; quindi al figlio A oltre a 23,33 spetterà 1/2 di 30 = 15,00 quindi 38,33. Questo valore è superiore a 33,33 (1/3 di 100). Quindi non c'è, a mio avviso lesione di legittima.
Ugualmente,sempre con una massa ereditaria di 100, se il Genitore avesse fatto testamento solo per beni il cui valore risulta 30.
Al figlio A spetterebbe (1/3 di 30) + (1/2 di 70) = 10,00+35,00 = 45,00>33,33.
 

basty

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Ok: allora non può mai capitare ciò che a prima sensazione immaginavo dopo i vari interventi a precisazione: cioè che comunque all'erede A dovesse arrivare sempre solo 1/3 come somma di quanto diviso al 50% e quanto della quota di riserva (decurtata da quanto ricevuto per legge): effettivamente letto l'esempio, era una idea assurda.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
direi che, a naso, se aumentano gli eredi legittimari può succedere che venga lesa la legittima.
Mi sa di no: questa volta credo tu cada nel medesimo mio errore di illusione ottica.
Se ci sono più legittimari anche la quota di riserva, che è sempre inferiore alla divisione dell'intero, si riduce, ma sommata alla quota complementare suddivisa in parti uguali , porta sempre ad un risultato maggiore della quota di legittima risultante applicata all'intero asse ereditario
 

vittorievic

Membro Senior
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facciamo una verifica con 5 figli e caso 70,000 € testamentati e 30.000 € da dividere secondo la successione legittima.
Quota legittima su 100.000 € = (100.000x 2/3):5 = 13.333,33 €
Parte da testamento= (70.000x2/3):5= 9.333,33
Parte da successione legittima = 30,000 :5 = 6.000
Quindi 6.000 + 9.333,33 = 15.333,33>13.333,33
Controprova 15.333,33 x5 = 76.666,65 + 1/3 di 70.000 (quota disponibile del testante) =
76.666,65 +23.333,33= 99.999,98
direi che hai ragione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
l'occasione di correggermi eventualmente.
Questo valore è superiore a 33,33 (1/3 di 100). Quindi non c'è, a mio avviso lesione di legittima.
Ora hai fatto il compito da bravo scolaro.
Mai ci potrà essere lesione di legittima se emergono beni non riportati in testamento o non conteggiati per la "disponibile".
È matematica delle elementari (quanto meno ai nostri tempi).
 

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