sabrinaeffe
Nuovo Iscritto
Buongiorno! Per prima cosa faccio i complimenti per l’aiuto che date e che spero possiate darmi.
Sono nuova del Forum e ho una questione da risolvere molto delicata.
Da tempo ormai assisto mia nonna (90anni) che vive sola, a circa 30 km di distanza.
Per fortuna, è ancora abbastanza autonoma, riesce a fare le pulizie di casa e la spesa quotidiana, ma inutile dire che ha necessità di essere seguita sia per le condizioni di salute, per la compagnia e per tutti i suoi impegni che necessitano l’essere” accompagnata” (ultimamente ha dovuto fare un intervento di cataratta e svariate visite specialistiche). Da circa 10 anni seguo personalmente tutte le sue faccende.
In questo momento, per motivi di spazio, io e mio marito abbiamo deciso di acquistare una casa più grande per la famiglia (4 pax) e stavamo pensando di dedicare una parte della nuova casa per ospitare nonna, qualora avesse necessità di stare insieme a noi.
A tutto questo c’è da premettere che io non sono l’unica nipote ma che oltre me ci sono mio fratello e mia sorella, poi c’è mia madre che è figlia unica e tutt’insieme non s’interessano minimamente alle esigenze di nonna sia in campo affettivo che in campo sociale. Oltretutto sono accaduti fatti tra loro e lei che non li fanno stare in buoni rapporti (es: utilizzazione di tanti soldi senza permesso).
Quindi, dopo tutto ciò nonna ha preso una decisione e volevo saper se era possibile.
Vorrebbe lasciare la sua casa a me, ma per non creare problemi d’impugnazione d’eredità da parte dell’erede diretto(mia madre) e gli altri 2 nipoti, vorrebbe fare un atto di vendita verso mio marito, (semplice oppure come nuda proprietà) dopo però aver fatto una separazione dei beni, perché in questo momento siamo in comunione.
Dopodiché verrebbe ad abitare con noi nella casa più grande.
Volevo chiedere se mio marito, che acquisterebbe in separazione dei beni, potrebbe essere coinvolto in fasi di impugnazione di eredità o rimarrebbe completamente estraneo alla faccenda.
GRAZIE 1000
Sabrina
Sono nuova del Forum e ho una questione da risolvere molto delicata.
Da tempo ormai assisto mia nonna (90anni) che vive sola, a circa 30 km di distanza.
Per fortuna, è ancora abbastanza autonoma, riesce a fare le pulizie di casa e la spesa quotidiana, ma inutile dire che ha necessità di essere seguita sia per le condizioni di salute, per la compagnia e per tutti i suoi impegni che necessitano l’essere” accompagnata” (ultimamente ha dovuto fare un intervento di cataratta e svariate visite specialistiche). Da circa 10 anni seguo personalmente tutte le sue faccende.
In questo momento, per motivi di spazio, io e mio marito abbiamo deciso di acquistare una casa più grande per la famiglia (4 pax) e stavamo pensando di dedicare una parte della nuova casa per ospitare nonna, qualora avesse necessità di stare insieme a noi.
A tutto questo c’è da premettere che io non sono l’unica nipote ma che oltre me ci sono mio fratello e mia sorella, poi c’è mia madre che è figlia unica e tutt’insieme non s’interessano minimamente alle esigenze di nonna sia in campo affettivo che in campo sociale. Oltretutto sono accaduti fatti tra loro e lei che non li fanno stare in buoni rapporti (es: utilizzazione di tanti soldi senza permesso).
Quindi, dopo tutto ciò nonna ha preso una decisione e volevo saper se era possibile.
Vorrebbe lasciare la sua casa a me, ma per non creare problemi d’impugnazione d’eredità da parte dell’erede diretto(mia madre) e gli altri 2 nipoti, vorrebbe fare un atto di vendita verso mio marito, (semplice oppure come nuda proprietà) dopo però aver fatto una separazione dei beni, perché in questo momento siamo in comunione.
Dopodiché verrebbe ad abitare con noi nella casa più grande.
Volevo chiedere se mio marito, che acquisterebbe in separazione dei beni, potrebbe essere coinvolto in fasi di impugnazione di eredità o rimarrebbe completamente estraneo alla faccenda.
GRAZIE 1000
Sabrina