Ho messo in vendita un terreno agricolo con antica masseria accatastata di cat. A3 avuta in eredità qualche decennio fa.
Dovrei pagare qualcosa se il valore della vendita supera quello catastale?
Ci sono tasse da pagare sulla rivalutazione dell'immobile suddetto sempre in caso di vendita?
Grazie a tutti Pippo
no, paga l'acquirente.
Attenzione
Soltanto per le compravendite di immobili ad uso abitativo, comprese le relative pertinenze (box, garage, cantine) a favore di un privato (acquirente), si può assumere come base imponibile il valore catastale.
Per tutte le altre compravendite in cui l’acquirente non è un privato e/o che riguardano terreni, negozi o uffici, la base imponibile è costituita dal prezzo pattuito e dichiarato nell’atto dalle parti e non dal valore catastale.
Le nuove disposizioni consentono all’ufficio di rettificare direttamente la dichiarazione annuale IVA del venditore se il corrispettivo dichiarato è inferiore al “valore normale” del bene.
Per valore normale del bene s'intende:“…il prezzo o il corrispettivo mediamente praticato per beni o servizi della stessa specie o similari in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui è stata effettuata l’operazione o nel tempo e nel luogo più prossimi” (articolo 14 del D.P.R. n. 633 del 1972).
Se, però, per l’acquisto della casa l’acquirente ha contratto un mutuo o chiesto un finanziamento bancario, la base imponibile non può essere inferiore all’ammontare del mutuo o del finanziamento erogato.
In presenza di mutuo o di finanziamento bancario l’ufficio è obbligato a considerare quale “valore normale” un importo pari alla somma erogata.
Articolo tratto dal Sito Ufficiale dell'Agenzia delle Entrate