Possiamo parlare allora di media pesata? Ossia, in un semplice caso di due rapporti (chiamiamoli 1 e 2), la formula é per caso:
giacenza media complessiva = (giacenza media1 * p1 + giacenza media2 * p2)/(p1 + p2), ove p (pesi) sono i periodi?
Il periodo di riferimento per il calcolo dell'imposta è l'anno civile.
Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno ovvero in caso di estinzione o di apertura dei rapporti in corso d’anno, l’imposta è rapportata al periodo.
L’imposta è applicata dall’ente gestore:
a) al 31 dicembre di ciascun anno, in caso di periodicità annuale o in assenza di invio del documento;
b) alla fine del periodo rendicontato in caso di periodicità infrannuale stabilite contrattualmente;
c) alla data di cessazione del rapporto in caso di estinzione infrannuale.
L’imposta di bollo non è dovuta con riferimento ai conti correnti intestati a persone fisiche qualora il valore della giacenza media risulti negativo. Tali conti correnti non concorrono a formare il valore medio di giacenza ai fini dell’esenzione di 5.000,00 euro.
La giacenza media annuale si ottiene:
- prendendo le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno;
- moltiplicando le giacenze giornaliere per tutti i giorni in cui non sono cambiate;
- sommando gli importi ottenuti;
- dividendo infine per 365.
Pertanto, prendendo l'estratto conto, occorre guardare i numeri creditori totali, quelli relativi all’intero anno. Se l’estratto conto è trimestrale, si sommano i numeri creditori totali dei quattro trimestri. Bisogna poi dividere il risultato per 365.
Se i conti sono due, basta sommare le due singole giacenze medie.
È il caso di ricordare che da quest'anno per l'ISE/ISEE sia il dato del saldo sia quello della giacenza media vanno inseriti nella dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
Sarà però possibile evitare il calcolo diretto della giacenza media, richiedendo il dato direttamente alla propria banca.