nuccia tresoldi

Membro Junior
Proprietario Casa
quando ho acquistato appartamento in complesso condominiale,era gia' esistente l'impianto satellitare per uso comune,quindi con un unica parabola.Il segnale per vedere i canali di sky non e' piu'consono alla ricezione ,quindi sono necessarei delle modifiche.siccome su 8 condomini solo due hanno sky, gli altri proprietari si sono rifiutati di intervenire ,economicamente in base alla richiesta fatta dall'amministratore,che a questo punto ci ha detto che per eseguire i lavori su impianto comune ci vuole la maggioranza.
secondo voi e' corretto?
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
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Salve Nuccia, l'adeguamento dell'impianto di ricezione televisiva satellitare costituisce una semplice miglioria di un impianto comune e quindi necessita dell'approvazione della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno un terzo dei millesimi dell'edificio. Se l'adeguamento non è troppo oneroso, potresti accordarti con l'altro condomino interessato e procedere a vostre esclusive spese, senza ovviamente pregiudicare la visione degli altri canali a cui oggi gli altri condomini possono accedere.
 

nuccia tresoldi

Membro Junior
Proprietario Casa
Salve Nuccia, l'adeguamento dell'impianto di ricezione televisiva satellitare costituisce una semplice miglioria di un impianto comune e quindi necessita dell'approvazione della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno un terzo dei millesimi dell'edificio. Se l'adeguamento non è troppo oneroso, potresti accordarti con l'altro condomino interessato e procedere a vostre esclusive spese, senza ovviamente pregiudicare la visione degli altri canali a cui oggi gli altri condomini possono accedere.
Grazie per la risposta ,infatti all'amministratore abbiamo gia'anticipato che eventualmente ci installeremo per nostro conto nuova parabola,e lui ci ha comunicato di essere d'accordo,e che eventualmente se verranno fatti lavori su impianto in comune gli altri condomini dovranno corrispondere la nostra quota di possesso.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
l'adeguamento dell'impianto di ricezione televisiva satellitare costituisce una semplice miglioria di un impianto comune e quindi necessita dell'approvazione della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno un terzo dei millesimi dell'edificio.
Purtroppo credo che in pratica tu abbia ragione, ma è una situazione abbastanza singolare.

1) Il fatto che l'impianto fosse preesistente e oggi richieda solo un aggiornamento, potrebbe fare la differenza?
2) Se invece dell'impianto satellitare si trattasse dell'impianto di ricezione del Digitale terrestre, l'aggiornamento/installazione di nuovi filtri passabanda per ricevere un canale nazionale, es LA7 che ha variato la frequenza di trasmissione, varrebbe il medesimo criterio della maggioranza?
3) Per assurdo, se l'autoclave richiedesse un intervento straordinario, servirebbe anche qui la maggioranza anche se solo una minoranza dei condomini ne necessita? (è solo un esempio, capisco la differenza fra il diritto all'acqua e quello della televisione...)
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
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Ciao Basty, non credo che esista un diritto del singolo condomino a vedere sempre e comunque un singolo canale indipendentemente da tutto. Si tratta di interventi su parti comuni che non rivestono carattere di urgenza e che quindi necessitano di delibera assembleare. Poi nella pratica operativa si verificano spesso situazioni in cui l'amministratore, se l'importo della spesa non è eccessivo e se non ha problemi di liquidità in cassa, fa eseguire l'intervento di sua iniziativa contando nella ratifica assembleare in sede di approvazione del rendiconto consuntivo. Formalmente però la procedura corretta è la prima.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Formalmente però la procedura corretta è la prima.
Credo tu abbia ragione: ma per assurdo vale anche in situazioni dove la minoranza subirebbe un sopruso? (vedi ad esempio l'autoclave, o la rottura della porta dell'ascensore dell'ultimo piano...: non sono forse esempi felici ma credo possa capitare una situazione del genere)
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Professionista
Nei casi da te citati il condomino non sarebbe più in grado di fruire dell'impianto comune e qui l'amministratore (ex art. 1130 c.c. primo comma, punto 2) è legittimato ad intervenire autonomamente.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie: non avevo colto la differenza importante.

In un caso c'è una parte che continua ad usufruire dell'impianto comune, altri no.

Nel caso dell'impianto TV da adeguare, tutti ne sono momentaneamente esclusi.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Premesso che ad un condomino non si può negare il diritto di ricezione del segnale radiotelevisivo che gli interessa, negli impianti condominiali non credo che sia un problema di parabola ma sia della centralina che elabora il segnale: se la centralina non va bene la si sostituisce. Chi non contribuisce alla sostituzione non sarà collegato alla nuova centralina. Chi è interessato a riceve determinati canali o satelliti, si consorzierà o meno, metterà una propria antenna satellitare con una centralina comune se in comunione con altri condomini, altrimenti discesa diretta al ricevitore dentro casa.
Io ho una antenna satellitare con doppio LNB uno puntato su Astra e l'altro puntato su Hotbird una volta vedevo circa 800 canali Free To Air adesso, dopo l'avvento del Digitale Terrestre, sono ridotti a meno metà. Anche perché molte emittenti straniere, senza soldi, hanno disdetto l'occupazione della frequenza.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se ti rivolgi a quanto io accennavo, tengo a precisare che non parlavo di negazione del diritto, che è fuori discussione. Bensì della necessità che si verifichi la maggioranza per richiedere ad esempio che la centralina condominiale sia dotata di nuovi filtri per le nuove frequenze, anche se la spesa sarebbe trascurabile: mi chiedevo cioè se il ripristino della possibilità di ricevere, in precedenza possibile sulla vecchia frequenza, fosse in sostanza un diritto acquisito, specie se relativo ad un canale a diffusione nazionale, come La7.

Premetto che non sono un patito della TV: ma, sbagliando, non immaginavo che si dovesse nuovamente deliberare la spesa della ri-sintonizzazione, se quel canale in precedenza era già disponibile sia pure su una frequenza diversa.
 

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