massimoA

Nuovo Iscritto
sono in procinto di rogitare un piccolo appartamento (nuova costruzione), facendo un sopralluogo con un tecnico mi è stato fatto notare solo ora che il numero degli elementi dei termo è molto inferiore ( circa la metà) a quello necessario (numero ricavato con calcoli specifici fatti dal tecnico), ho richiesto al costruttore il progetto termico (ma non risponde alle mie richieste). Come posso fare per far sistemare tutto; se non riesco ad ottenere che l'impianto venga messo a norma posso recedere dall'acquisto, avendo registrato la proposta d'acquisto ed avendo versato una somma come caparra?
 

nuoviorizzonti

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E' importante sapere la data di fine lavori;
se l'immobile non è soggetto alle ultime norme in materia di contenimento di consumi energetici e se nel preliminare non è specificata una classe energetica, fanno fede solo le dichiarazioni di conformità e l'attestato di qualificazione energetica da allegare all'atto di compravendita.
Il progetto termico da solo non dice nulla se non confrontato con il progetto e le prescrizioni sul contenimento dei consumi energetici perchè:
- non è detto che l'impianto non sia a norma
- non è detto che la metà degli elementi radianti sia insufficiente o l'impianto sottodimensionato.

Il calcolo degli elementi radialti in relazione alla superficie di pavimento (anche se fatto da tecnici) è piuttosto empirico e "poteva" funzionare con vecchie metodologie costruttive, oggi se un fabbricato è perfettamente isolato da ogni dispersione e privo di ponti termici avrà un impianto "sottodimensionato", se al contrario troviamo impianti con molte piastre radianti potrebbe voler dire che le murature ed il fabbricato stesso siano poco isolati e quindi costoso da un punto di vista dei consumi.
Il consiglio è quello di capire la classe energetica che verrà assegnata al fabbricato (A.. ottima... B.. molto buona... C ... sufficiente D.... scarsa).
Se non è specificato nulla della classe enrgetica sul preliminare e il costruttore non collabora le strade possono essere 2:
- andare in atto, dove sarà prodotta tutta la documentazione di conformità da parte del costruttore e dopo verifarne la conformità incaricando un tecnico abilitato (in caso di false dichiarazioni sulla certificazione energetica l'atto è dichiarato nullo per legge... con tutte le conseguenze civil, penali, danni e quant'altro);
- far verificare prima dell'atto tutti i progetti da parte di un tecnico abilitato (geom, arch. ing. periti ecc) ed in caso di difformità rescindere dal contratto.
Entrambe le ipotesi possono essere affrontate solo se ci si avvale di personale altamente qualificato in materia e assolutamente non improvvisato.
-
 

nuoviorizzonti

Membro Attivo
Professionista
ok... il fabbricato è recente.
sulla base di questa data vanno verificate le norme e le linee guida, regionali se la regione ha provveduto alla redazione, nazionali in caso contrario, ma ripeto... senza progetti esecutivi ... è dura.
Per l'impresa sei un cliente (quindi degno di attenzioni), chiedi qualche informazione (è anche un tuo diritto sapere) o chiedi di essere messo in contatto con il professionista che redigerà (perchè non è lo stesso che ha fatto il progetto) il collaudo finale e l'attestato di qualificazione energetica.
N.B. copia di tutto "dovrebbe" (dico dovrebbe perchè non sempre accade) essere depositata in comune dall'impresa (prima del rilascio dei permessi a costruire) e quindi consultabile da chiunque con una semplice domanda di "accesso agl'Atti"; se proprio la cosa non ti dovesse convincere l'unica è incaricare un professionista di parte, "buttare" 2/300 euro e vedere cosa salta fuori.
 

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