Buongiorno, torno a proporre al forum il seguente quesito: un appartamento acquistato da costruttore otto anni fa – e quindi corredato da certificazione degli impianti tecnologici – ha subito nel tempo alcune “integrazioni” all’impianto elettrico (tipo aggiunta di qualche presa, creazione di un impianto esterno mediante canaline e scatole di derivazione per illuminare uno scantinato ecc.). Interventi di carattere abbastanza marginale, che hanno sicuramente migliorato la fruibilità di alcuni ambienti, eseguiti però in economia (pur rispettando in linea di massima i criteri tecnici)e quindi privi di certificazione. La mia domanda è: in caso di vendita dell’appartamento, è consigliabile togliere tutto l’impianto aggiunto e dichiarare la conformità dell’impianto, oppure si può lasciare lo stato di fatto – ovviamente previo accordo con il futuro acquirente – salvaguardando però il venditore dichiarando in atto (nella forma dovuta) che l’impianto era originariamente a norma ma ha subito alcune integrazioni non certificate. E’ legale inserire una clausola del genere, oppure non è consentito? Grazie a tutti per i Vs pareri