raul68

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Sul precedente atto non compare nessun riferimento al citato vincolo. Non soddisfatto di ciò ho effettuato l'accertamento specifico in quanto anche il notai precedente ha commesso gravi errori ormai sanati
 

Gianco

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Forse non conosco l'iter da seguire nel caso di immobili storici, ma trovo strano che l'agente immobiliare non ti abbia avvisato dell'esistenza o meno di tale vincolo. Il notaio poi, incaricato di predisporre il rogito, verificata la situazione, perché non ti ha reso edotto del problema ed addirittura ha scavalcato il suo cliente per affrontare il problema con l'agente? Poi, non capisco bene se esista o no il diritto di prelazione, in tal caso avrebbe dovuto ottenere una manifestazione di interesse o diniego da parte dell'ente titolare della prelazione. Ma qui si parla di una data comunicata all'agente per la stipula. Per come ho capito il problema, il notaio ha commesso diverse irregolarità.
 

Franci63

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oi, non capisco bene se esista o no il diritto di prelazione, in tal caso avrebbe dovuto ottenere una manifestazione di interesse o diniego da parte dell'ente titolare della prelazione.
@Gianco, scusa, ma per quel tipo di vincolo e' necessario fare il rogito "condizionato al non esercizio della prelazione", comunicare all'ente (beni culturali, provincia , o chi ha la prelazione) e attendere 60 giorni ; poi fare , sempre dal notaio ,il pagamento definitivo per concludere la vendita e poter trascrivere l'atto.
Dove vedi irregolarità?
 

Gianco

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Non conoscevo questo iter burocratico. Ho ragionato come avviene per chiunque abbia il diritto di prelazione: prima dell'atto deve manifestare la sua volontà all'acquisto. Evidentemente questo è un altro balzello a carico del cittadino. Ne prendo atto!
 

alberto bianchi

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Proprietario Casa
In una città come Roma, Caput Mundi, dove ogni centimetro quadrato del territorio può nascondere qualche interesse di carattere storico, artistico, architettonico, culturale etc. e dove impera la burocrazia data la presenza di Enti di ogni genere, spesso in contrasto tra di loro, mi pare improbabile che un notaio, professione di per se fondata sulla burocrazia, non si cauteli inserendo la clausola della "potenziale presenza di una prelazione", riferita da @Franci63 .
 

raul68

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Bene, se il ministero vincola un immobile con grado "DIRETTO", esso può esercitere il diritto di prelazione entro 600 gg dalla data di comunicazione. Se il vincolo è "Indiretto", l'immobile si può trasferire come un qualunque immobile. Il problema risiede nel fatto che sia l'agenzia, sia il proprietario, sia il notaio, non hanno effettuato le necessarie indagini. Se dovesse sussistere il vincolo diretto e non comunicato nei precedenti atti, il diritto di prelazione da parte del ministero si estenderà a 180 gg.
 

raul68

Membro Attivo
Professionista
Tengo a precisare, come nel mio primo post, che il sottoscritto ha provveduto a indagare presso il ministero competente l'esistenza dei predetti vincoli. Il notaio, oltre a non eseguire l'accertamento, strutturava l'atto, (più volte rinviate dal sottoscritto per i motivi di cui sopra) senza avere certezza dei vincoli insistenti sull'immobile.
 

raul68

Membro Attivo
Professionista
informo che il notaio ha stabilito due date(poi rinviate dal sottoscritto per le problematiche esposte sopra) in cui effettuare l'atto
 

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