Seriamente

Membro Junior
Proprietario Casa
A seguito del decesso di una zia, proprietaria della casa di abitazione, gli eredi, concordano a maggioranza di cedere le loro quote a una degli stessi. Su 5 parti, una si oppone. É possibile procedere comunque , alla cessione della casa , o occorre l'unanimità? Se uno si oppone, come si procede?
Grazie anticipatamente.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Azzarderei una ipotesi. L'erede interessato acquista solo le quote disponibili. Ottenuti i 4/5 dell'immobile chiede lo scioglimento della comunione e fa una proposta interessante al quinto riottoso
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Su 5 parti, una si oppone.
Nel senso che è contraria alla cessione di tutto o è disponibile comunque ad acquisire le 3 quote di chi vuole vendere? Se non accetta in nessuna ipotesi le tre quote le potrà acquistare l'unico disponibile ad acquisirle. Mentre, se avanzasse interesse le tre quote sarebbero cedute alle medesime condizioni ad entrambi gli eredi interessati
Alla base di tutti i discorsi appena elencati, ci deve essere una condizione, sine qua non. Ovvero la prelazione vige solo nel caso che gli eredi provengono dallo stesso dante causa. Se i cinque devono essere figli i figliastri di detta zia. Se fossero figli di fratelli della stessa pre morti, non credo che possano accampare lo stesso diritto. Scusate, ma mi devo documentare.
 

Seriamente

Membro Junior
Proprietario Casa
Per maggiore chiarezza: La zia è deceduta a marzo, restano 5 sorelle della defunta, più io e mia sorella, nostra madre e venuta a mancare alcuni anni fa, per cui noi due siamo entrati nell'asse ereditario con la sua quota. Oggi 4 sorelle dirette , una delle quali vorrebbe la casa per un nipote a prezzo molto basso e nessuno degli altri eredi vuol cederla a lei. Mia sorella è interessata all'acquisto , io d'accordo, così come le altre 3 sorelle a parte una. Ora si è partiti con la successione, ma non si risolve nulla e ognuno sarà proprietario di una quota, e tutto fermo. Se la prendesse mia sorella sarebbe sufficiente un solo atto, nel quale le altre parti rinunciano formalmente e lei accetta, pagando a ciascuno la quota spettante. Nel caso acquistasse il nipote della zia opponentesi, occorrerebbe fare due passaggi o sbaglio?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se tua zia vuole vendere ad un estraneo all'eredità deve interpellare prima chi ha diritto di prelazione e se uno di voi nipoti, ex sorre, (in latino dovrebbe essere così), volesse acquistare, non credo che possa godere dello stesso diritto. Devo ancora verificare.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se la prendesse mia sorella sarebbe sufficiente un solo atto, nel quale le altre parti rinunciano formalmente e lei accetta, pagando a ciascuno la quota spettante.
Questo non è detto: se un chiamato ad ereditare rinuncia, il diritto passa ai suoi discendenti: solo se non li ha, la sua quota va ad accrescere la quota di chi intende ereditare.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sono certo della regola di cui sopra, ma non sono riuscito a trovare la risposta al mio, piccolo, dubbio. Occorrerebbe interpellare un legale ferrato. In questo sito ce ne sono tanti: chissà se qualcuno ci verrà in aiuto.
 

Seriamente

Membro Junior
Proprietario Casa
Salve, rieccomi a una nuova e spero conclusiva puntata relativa alla casa della zia.
Un parente, nipote di una sorella della de cuius, è intenzionato ad acquistare la casa; É stata fatta la successione, pagata la quota spettante alla agenzia delle entrate.
Ora , quali sono le spese a carico mio, erede venditore ? Francamente gradirei incassare il netto e poi eventualmente me la vedrò col fisco o in fase di denuncia dei redditi, immagino. Grazie a chi volesse illuminarmi.
 

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