gloria

Membro Ordinario
Siamo in causa con un condomino che, abitando a pian terreno, ha aperto una portafinestra sul cortile.
Però per fare questo è stato costretto a rompere una fioriera condominiale e chiudere, sotterrando dei tubi di canalizzazione del condominio.
Tutto questo è stato operato nonostante in assemblea la maggioranza non avesse dato il consenso.
Volevo sapere se in udienza, può avere valore il regolamento del condominio che vieta di eseguire opere che rechino danno alla parte comune o che ne alterino l'uso.
Lo chiedo perchè il nostro avvocato ( che sta portando avanti questa causa da 4 anni) non ha mai citato il nostro regolamento condominiale, mentre a me risulta che sia molto importante poichè è un contratto vincolante.
Grazie.
 

Gatta

Membro Attivo
Re: regolamento condominiale

In effetti Lei ben cita quanto precisa l'art.1122 cc in tema di condominio per cui "il condomino non puo' eseguire opere che rechino danno alle parti comuni dell'edificio".Pertanto il condomino avrebbe operato in maniera illegittima,violando le regole.
Esibire in giudizio il regolamento potrebbe esser utile,ma non assolutamente necessario.
D'altronde il Vostro legale saprà come procedere.
Viceversa fa un po' specie che la causa si trascini da ben quattro anni.
Per farsi un'idea di come procedono le prove si potrebbero chiedere (ma mi raccomando,con garbo e gentilezza) copia dei verbali di causa.
Allo stato non mi sembra certo il caso di revocare il mandato al legale.
Gatta
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Fondamentale sarebbe sapere se il regolamento condominiale è stato allegato all'atto di acquisto delle unità immobiliari ed in particolare a quella del condomino attore dell'abuso. Se non fosse così e lo stesso condomino non fosse tra i firmatari del regolamento, tutto mi sembra più difficile e spiegherebbe il perchè l'Avvocato non si avvalga di questa arma.
Adriano Giacomelli
 

Mauro Sambucini

Membro Attivo
A prescindere dal regolamento di condominio, credo che l'apertura di una finestra, dove non c'era, sia una difformità da quanto esistente in catasto, oltre ad una variazione estetica del palazzo, e non si può fare, salvo che con richiesta di concessione edilizia che deve essere rilasciata dal comune, altrimenti è un abuso, e sappiamo che ora siamofuori dai termini del condono.
 

gloria

Membro Ordinario
La causa è durata 4 anni perchè il nostro avvocato, senza avvisarci non ha accettato la prima sentenza del giudice che ci risarciva, ma faceva lasciare la porta finestra perchè l'appartamento era stato venduto.
Ha fatto quindi reclamo, chiedendo nuovamente il ripristino della finestra.
Noi siamo venuti al corrente di questo quando l'anno scorso ci siamo visti recapitare la parcella assurda dello studio legale.
Allora abbiamo chiesto gli atti e da li abbiamo notato molte cose gestite veramente male.
A parte il regolamento, ci chiedavamo perchè solo il CTU nominato ora dal Giudice avesse riscontrato che la DIA non era stata presentata in modo corretto e che i tubi condominiali erano stati sotterrati in maniera permanente e quindi non più ispezionabili.
Se avessimo avuto un tecnico di parte ( cosa che si pensava avessimo) probabilmente avremmo scoperto subito che c'era qualcosa che non andava.
Ora noi condomini ci sentiamo presi in trappola e secondo noi l'avvocato non ci ha difeso nel modo giusto.
Grazie in anticipo, ogni idea ci sarà utile!
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto