Ci risiamo. Case crollate, paesi rasi al suolo, danni incalcolabili, ospedali (sic!), chiese, scuole (ristrutturate! La Buona Scuola) e municipi venuti giù come costruzioni Lego. Morti, feriti, dispersi, gente disperata senza più nulla o nessuno al mondo. Bambini che non avranno futuro. Servizi televisivi strappalacrime con le solite domande sceme a gente disperata, politici (col Bomba in prima fila) che si mettono subito in mostra e fanno conferenze e abbracciano qualche malcapitato e parlano in continuazione e promettono, promettono, promettono...salvo, poi, dimenticarsi di quanto promesso. Polemiche sulla mancanza di prevenzione, su soldi buttati al vento per regalìe elettorali e non investiti nel territorio. Dibattiti lunari su quello che si doveva fare e non si è fatto e, soprattutto, su quello che "dobbiamo" fare (come se i nostri politici fossero turisti di passaggio in Parlamento) e che "faremo" (sempre un tempo futuro senza mai una data certa). Tutto come da copione ormai noto a tutti. Ma non vi sembra un qualcosa di déjà vu, un vecchio film che ci viene periodicamente riproiettato e tutti noi lo stiamo a guardare estasiati come se non l'avessimo mai visto e se fosse l'ultimo kolossal, invece di prendere forconi e badili e vedere di "sistemare le cose"?