ho chiesto ad un conoscente (amico di vecchia data...) che lavora in banca con ruolo di responsabilità, ho spiegato il caso e mi ha delucidato in merito, un c/c è normalmente gestito da chi ha le firme depositate, con più o meno restrizioni specificate, è prassi della banca che, se qualcuno vuole informazioni su un determinato c/c, deposito titoli, azioni, obbligazioni ecc... che la banca rifiuti la consegna dei documenti se non allo stesso intestatario del conto o al suo amministratore, nel caso specifico di un condominio la prassi è lasciata da "gestire nel modo più consono" alla banca stessa, in parole povere avviseranno l'amministratore (Delegato dal condominio e "professionista alle dipendenze dello stesso) che c'è una "richiesta di chiarimenti", l'amministratore dovrà "spiegare" il motivo di questa richiesta in base alla documentazione stessa della richiesta, poi la banca potrebbe convocare i richiedenti e l'amministratore e la banca stessa potrebbe "momentaneamente" controllare il conto fino ad un accordo fra le parti e poi decidere di dare i documenti, ma..... dipende dal rapporto banca/correntisti e "potrebbe consigliare" l'amministratore del conto a condividere i documenti per evitare inutili risvolti che "potrebbero" ledere anche alla banca stessa, ma notate bene il mio virgolettato perchè la prassi non è propriamente nelle norme e il compito della banca è puramente da intendersi una mediazione in una lite fra amministratore/cliente che dovrebbe invece avere una trasparenza più che ovvia.
Ovviamente il mio amico ha detto che l'amministratore si sta mettendo una corda al colo, ma se è stupido si mette anche lo sgabellino sotto i piedi, cmq ... auguri, secondo lui ha qualcosa da nascondere.
Ovviamente il mio amico ha detto che l'amministratore si sta mettendo una corda al colo, ma se è stupido si mette anche lo sgabellino sotto i piedi, cmq ... auguri, secondo lui ha qualcosa da nascondere.