Buongiorno, sono in trattative per la vendita di un appartamento ricevuto in successione. L'appartamento consta anche di una soffitta e di un box. E' una costruzione pre '67. Il box, con una sua particella specifica, è accatastato C/6 fin dall'origine. Nell'atto notarile di acquisto dall'impresa costruttrice, però, l'intero edificio non era ancora accatastato ed il locale viene descritto come cantina. Dopo la firma della proposta di acquisto, sono stati rintracciati i documenti edilizi approvati dal comune negli anni '60, ed i box di tutta la palazzina sono dichiarati "locali di sgombero". Ora il notaio della parte acquirente ci chiede, per arrivare al contratto preliminare:
- definizione della pratica relativa al C/2-C/6 sia con l'esibizione dell'accatastamento e sia con il provvedimento urbanistico idoneo al fine della sua regolarizzazione;
- successiva presentazione di una nuova planimetria relativa al magazzino/box idonea all'allegazione all'atto.
Qualcuno mi suggerisce che comunque fa fede il classamento della visura catastale storica e mi sconsigliano di riaccatastare a C2 il locale, con successiva svalutazione della proprietà in toto, alla qual cosa i proponenti acquirenti agganciano una richiesta di ulteriore notevole sconto. Non so cosa sono in obbligo di fare. Grazie