Buongiorno, relativamente a quanto in oggetto ecco i fatti.
Nel 2022 ho dovuto metter mano alla completa ristrutturazione del bagno per danni in essere all' inquilino sottostante. I lavori hanno riguardato la completa sostituzione dell' allacciamento idrico, degli scarichi dei sanitari, sostituzione degli stessi e montaggio nuove piastrelle del pavimento e del rivestimento.
Considerato, a torto o a ragione, che i lavori di cui sopra sono da intendere in edilizia libera niente ho comunicato al comune, sapendo che lo stesso, in precedenza, per casi del tutto uguali, dietro una semplice CIL, aveva emesso un documento sul quale si parlava di manutenzione ordinaria a seguito del quale il CAF non aveva accettato i lavori come detraibili anche per il fatto che NON erano stati fatti in parti comuni dell' edificio. Tornando a me:
-al termime dei lavori eseguo bonifici specifici ai fini delle detrazioni
-mi presento al CAF con questi insieme alle fatture
-il CAF, vagliato il tutto, mi dice che per poter ottenere la detraibilità mi manca la CILA e si rifiuta di inoltrarlo. Il mio interlocutore si rivolge ad un collega, espone i fatti e chiede: occorre la CILA? Anche no viene risposto. (?)
Comunque lasciano in sospeso il 730 e mi danno appuntamento per il 25 agosto per completare la pratica con la CILA.
Ho tempo e comincio a documentarmi su edilizia libera, manutenzione ordinaria e straordinaria (differenze), T U sull' edilizia, chiarimenti dell' Agenzia delle Entrate a proposito,glossario della stessa ecc ecc.
Da qui il mio ragionamento:
-si tratta o no di edilizia libera ?
-se si, niente dovevo comunicare al comune e tantomeno avviare una CILA
-se avessi semplicemento comunicato al comune l' inizio del lavori, questo come in precedenza avrebbe emesso documento con la dicitura manutenzione ordinaria
-la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria è sottile e comunque nel mio caso penso si tratti della seconda, vista anche e non solo,la mole di lavoro e l' urgenza di eseguirlo
Torno al comune espongo i fatti e mi viene detto...si in effetti per poter detrarre le spese avrebbe dovuto presentare un CILA e in questo caso la manutenzione sarebbe diventata straordinaria e quindi detraibile !
Mi chiedo:Il comune si sostituise all' Agenzia delle Entrate?
Chiedo come rimediare e mi viene risposto che potrei presentare una CILA NON in corso d' opera al prezzo di 1.000 euro cifra doppia rispetto a quella se l'avessi presentata in corso d' opera; ma viene espresso il dubbio se Agenzia delle Entrate conceda la detraibilità a seguito di della prima prassi.
All' Agenzia delle Entrate mi dicono: lasci perdere tutto, compili la dichiarazione di sostituzione di atto notorio che deve solo conservare senza presentarla ad alcuno nè farla protocollare e visto che il CAF esige la CILA, sospenda la redazione del 730 e cambi CAF. E aggiunge: siamo alla prese con pratiche talmente importanti per superbonus, 110...se per lei la cifra è importante per noi è irrisoria.
Che ne pensano gli esperti?
Grazie a chi vorrè esprimere anche per esperienze passate un parere
Nel 2022 ho dovuto metter mano alla completa ristrutturazione del bagno per danni in essere all' inquilino sottostante. I lavori hanno riguardato la completa sostituzione dell' allacciamento idrico, degli scarichi dei sanitari, sostituzione degli stessi e montaggio nuove piastrelle del pavimento e del rivestimento.
Considerato, a torto o a ragione, che i lavori di cui sopra sono da intendere in edilizia libera niente ho comunicato al comune, sapendo che lo stesso, in precedenza, per casi del tutto uguali, dietro una semplice CIL, aveva emesso un documento sul quale si parlava di manutenzione ordinaria a seguito del quale il CAF non aveva accettato i lavori come detraibili anche per il fatto che NON erano stati fatti in parti comuni dell' edificio. Tornando a me:
-al termime dei lavori eseguo bonifici specifici ai fini delle detrazioni
-mi presento al CAF con questi insieme alle fatture
-il CAF, vagliato il tutto, mi dice che per poter ottenere la detraibilità mi manca la CILA e si rifiuta di inoltrarlo. Il mio interlocutore si rivolge ad un collega, espone i fatti e chiede: occorre la CILA? Anche no viene risposto. (?)
Comunque lasciano in sospeso il 730 e mi danno appuntamento per il 25 agosto per completare la pratica con la CILA.
Ho tempo e comincio a documentarmi su edilizia libera, manutenzione ordinaria e straordinaria (differenze), T U sull' edilizia, chiarimenti dell' Agenzia delle Entrate a proposito,glossario della stessa ecc ecc.
Da qui il mio ragionamento:
-si tratta o no di edilizia libera ?
-se si, niente dovevo comunicare al comune e tantomeno avviare una CILA
-se avessi semplicemento comunicato al comune l' inizio del lavori, questo come in precedenza avrebbe emesso documento con la dicitura manutenzione ordinaria
-la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria è sottile e comunque nel mio caso penso si tratti della seconda, vista anche e non solo,la mole di lavoro e l' urgenza di eseguirlo
Torno al comune espongo i fatti e mi viene detto...si in effetti per poter detrarre le spese avrebbe dovuto presentare un CILA e in questo caso la manutenzione sarebbe diventata straordinaria e quindi detraibile !
Mi chiedo:Il comune si sostituise all' Agenzia delle Entrate?
Chiedo come rimediare e mi viene risposto che potrei presentare una CILA NON in corso d' opera al prezzo di 1.000 euro cifra doppia rispetto a quella se l'avessi presentata in corso d' opera; ma viene espresso il dubbio se Agenzia delle Entrate conceda la detraibilità a seguito di della prima prassi.
All' Agenzia delle Entrate mi dicono: lasci perdere tutto, compili la dichiarazione di sostituzione di atto notorio che deve solo conservare senza presentarla ad alcuno nè farla protocollare e visto che il CAF esige la CILA, sospenda la redazione del 730 e cambi CAF. E aggiunge: siamo alla prese con pratiche talmente importanti per superbonus, 110...se per lei la cifra è importante per noi è irrisoria.
Che ne pensano gli esperti?
Grazie a chi vorrè esprimere anche per esperienze passate un parere