saltalamacchia silvano
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Abbiamo acquistato un casale, originariamente con nucleo centrale (pianoterra e primo piano) e vicino un fienile. Prima casa. Con ultimo condono abbiamo ristrutturato fienile e realizzato alcune stanze al primo piano del nucleo centrale. In fase di accatastamento abbiamo suddivo la proprietà in 3 appartamenti (1 ex fienile - 1 pianoterra - 1 primo piano - questi due ab.ni comunicanti) La proprietà è in comproprietà con mio fratello al 50% (per motivi di lavoro si è dovuto trasferire a Treviso. In tutta la nuova proprietà viviamo: io ed i miei genitori.
Mio fratello, trasferendosi ha lasciato in uso gratuito la sua quota, ossia a me ed ai miei genitori. Il Comune non vuol riconoscerci l'esenzione ICI come abitazione principale, adducendo che trattasi di seconda/terza Abitazione.
Vorrei far valere il diritto che il tutto trattasi di Prima casa e abitazione principale come in effetti è. Posso? Con quali argomentazioni e con quale supporto legislativo? Ho letto da qualche parte che tutte le tre abitazioni rientrano come date a parenti in uso gratuito, trattandosi di abitazione principale per me e per i miei genitori. Grazie.
Mio fratello, trasferendosi ha lasciato in uso gratuito la sua quota, ossia a me ed ai miei genitori. Il Comune non vuol riconoscerci l'esenzione ICI come abitazione principale, adducendo che trattasi di seconda/terza Abitazione.
Vorrei far valere il diritto che il tutto trattasi di Prima casa e abitazione principale come in effetti è. Posso? Con quali argomentazioni e con quale supporto legislativo? Ho letto da qualche parte che tutte le tre abitazioni rientrano come date a parenti in uso gratuito, trattandosi di abitazione principale per me e per i miei genitori. Grazie.