Mi pare che la rinuncia su una quota già in proprietà indivisa non possa essere fatta o meglio non funziona, semmai può essere fatta quella con il beneficio di inventario.
Spunto interessante quello di salves....
Anche se non lo condivido, non essendo ammissibile che qualcuno sia
obbligato ad accettare se non intenda farlo (anche tacitamente), ritengo che abbinato a tale sentenza Cassazione 9.11.2009, n. 23691 (pur ina ltro ambito che nulla ha a che vedere con la successione), potrebbe aprire la strada ad un diverso scenario:
- il coerede muore e nessuno ne accetta l'eredità.
- essendovi comunione pro indiviso, la morte in assenza di eredi, potrà essere considerata alla pari della rinuncia del comunista ex art.1104?
- gli altri comunisti accresceranno automaticamente le loro quote?
Io rimango convinto del contrario; diversamente si esporrebbero gli altri comunisti ai creditori del de cuius (o li si obbligherebbe ad accettare con beneficio; cosa per legge prevista per un minore)