e' la terza volta che cerco di mandare un messaggio ma, essendo in viaggio, mi è particolarmente difficile collegarmi e per la terza volta (ho già scritto due risposte che il mio sistema non mi ha permesso di inviare scollegandomi inopitamente) cerchero' di rispondere ai due precedenti messaggi cercando di fare breve, tanto le considerazioni di Bestalex in particolare- fanno appello a considerazioni non filosofiche ma prettamente politiche.
Prima di tutto, per quanto riguarda la costituzione, qui troverete tutti i dati :
Costituzione della Repubblica italiana - Wikipedia
e da qui estraggo quanto segue : i seggi attribuiti per l'assemblea costituente che voto' la Costituzione, furono i seguenti (in funzione dellapercentuale di votanti di ogni partito presentatosi alle elezionià :
democristiani : 207: socialisti 115; comunisti 104; liberali (unione democratica nazionaleà 41 ;uomo qualunque (fautori regime precedente) 30; repubblicani di tendenza liberale 23,, partito d'azione (resistenzaà 7
e qui troverete altri dettagli :
La nascita della Costituzione - La votazione finale della Costituzione
con i nomi dei votanti e i numeri seguenti : presenti e votanti 515 ; favorevoli : 453, contrari 62
e tra i votanti,leggiamo il nome di certi La Pira, Orlando, Ruini, Andreotti, Scelba, Fanfani, Einaudi, De Gasperi ecc ; e si puo' anche leggere il nome del Presidente della Repubblica firmatario di allora (De Nicola) tutti uomini di chiara fede staliniana o polpotianana, tutti uomini che non conoscevano né il valore delle parole utilizzate né il significato ad esse attribuibili.
Mentre oggi, uomini molto più autorevoli e coltivati politicamente ed intellettualmente -e per fortuna che sono là- vogliono aprire gli occhi padani anche con un lignuaggio sferzante degno di bellicosi celti avvolti in corna, cotte e spade copiate da non si sa troppo quale quadro storico , linguaggio atto a risvegliare le coscienze padane intorpidite dal troppo benessere che dei nullatenenti incapaci di gestersi hanno e vorrebbero continuare a toglier loro e che lo Stato italiano attuale, in cui questi stessi fieri celti non contano nulla; rifiuta di riconoscer loro.
Se non facessro ridere, ci sarebbe veramente da piangere !
Per quanto riguarda la cultura poi che importa se i dati evocati (tutti laureati o quasi) sono tratti da non so' quali statistiche : già, tanto chi mai controllerà l'esattezza delle stesse ?
Infatti, tutti sappiamo ormai quali sono le condizioni reali -economiche, politiche e sociali- dell'Italia paese in cui la paralisia, l'arretramento culturale, il declino economico e civile sono ormai notori e tutte le classifiche internazionali piazzano il nostro paese tra gli ultimi in Europa e tra i meno bene piazzati nel mondo.
Qualche cifra (non ho i links sottomano per quanto detto sopra e cito di memoria) :
laureati : 21 laureati su cento non riescono ad andare oltre il livello elementare di decifrazione di una semplice pagina scritta (tipo libretto di istruzioni) ; media dei laureati nei paesi OCSE : 15 %, media italiana 8.8 %; ; secondo l'Istat, 7 laureati su cento (fra quelli che lo dichiarano, senza contare quelli che si vergognano di dirlo quindi) non legge mai un libro ; 1 su tre possiede soltanto libri scolastici ; 73 % non va mai in biblioteca.
Giovani : la disoccupazione è praticamente la più alta d'europa ; i giovani italiani non contano nulla politicamente, socialmente, culturalmente ; non hanno nessun peso elettorale ; sono assenti dalla vita economica del paese e quando lo sono, lo sono in quanto precari
Altro : la nostra classe politicca dirigente è tra le più vecchie d'Europa(come l'Italia è dopo il Giappone il paese più vecchio al monto ; il debito pubblico è quello che sappiamo; la situazione economica è quella che sappiamo
Insomma abbiamo davanti a noi un quadro assolutamente allarmante e in questo momento in cui solo l'unità e l'unione possono aiutare tutti dal nord al sud, alcuni apprendisti stregoni pensano a seminare la zizzania in un popolo che più di ogni altro ha sperimentato per secoli sulla sua pelle che cosa significhi essere divisi e quanto poco credibili si sia quando si inscenano carnevalate del tipo di quelle a cui siamo costretti ad assistere sulle rive del "nostro" Po; in un momento come questo apprendisti stregoni intendono avvalersi di principi generali -che essi si guardano bene di definire prima di discuterne- quali l'inaliebabile diritto di disporre di se stessi avanzando tesi basate sul nulla. E sono questi stessi apprendisti stregoni che intendono condurre il sedicente popolo padano verso la terra promessa del benessere economico ormai perduto per l'inefficienza di questo o quello senza neanche dire dov'erano essi in tutto questo tempo ?
Ci sarebbe molto altro da dire ma mi fermo qua non senza aver prima segnalato questo link per i volentorosi :
Se neanche la secessione pi una cosa seria | Corri Italia, corri di Luca Cifoni | Blog del Messaggero.it
bona notte a tutti