Salve,
vi propongo il mio caso.
Faccio parte di una comunione non volontaria di immobili tra più eredi: è stato affidato un mandato, peraltro non esplicito e formale, a un amministratore indicato da uno dei coeredi.
Il quale si presenta alle assemblee di condominio per conto di tutti gli eredi.
In vista di importanti interventi straordinari all'edificio, mettiamo che tra i coeredi non vi è consenso unanime sul voto che l'amministratore deve dare in assemblea, dove ovviamente partecipano anche gli altri condomini. L'amministratore, che informa, come è tenuto a fare, sempre tutti i coeredi degli ordini del giorno e dei verbali di tali assemblee, però al momento del voto rappresenta solo il parere/indicazione di un coerede, mentre ignora un parere contrastante di altro coerede.
Cosa può fare il coerede, il cui parere è stato ignorato in sede di assemblea condominiale, a rappresentare la sua divergenza di opinione, già manifestata in precedenza all'amministratore mandatario stesso via e-mail, anche in assemblea?
E, più in generale, che procedura è prevista in codesti casi per la gestione delle decisioni e dei conseguenti voti da proferire in Assemblea all'interno della Comunione stessa ?
Ho guardato sul codice civile ma c'è quasi nulla.
Un grazie in anticipo a chi potesse aiutarmi.
vi propongo il mio caso.
Faccio parte di una comunione non volontaria di immobili tra più eredi: è stato affidato un mandato, peraltro non esplicito e formale, a un amministratore indicato da uno dei coeredi.
Il quale si presenta alle assemblee di condominio per conto di tutti gli eredi.
In vista di importanti interventi straordinari all'edificio, mettiamo che tra i coeredi non vi è consenso unanime sul voto che l'amministratore deve dare in assemblea, dove ovviamente partecipano anche gli altri condomini. L'amministratore, che informa, come è tenuto a fare, sempre tutti i coeredi degli ordini del giorno e dei verbali di tali assemblee, però al momento del voto rappresenta solo il parere/indicazione di un coerede, mentre ignora un parere contrastante di altro coerede.
Cosa può fare il coerede, il cui parere è stato ignorato in sede di assemblea condominiale, a rappresentare la sua divergenza di opinione, già manifestata in precedenza all'amministratore mandatario stesso via e-mail, anche in assemblea?
E, più in generale, che procedura è prevista in codesti casi per la gestione delle decisioni e dei conseguenti voti da proferire in Assemblea all'interno della Comunione stessa ?
Ho guardato sul codice civile ma c'è quasi nulla.
Un grazie in anticipo a chi potesse aiutarmi.