Geraldina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buon giorno, ecco il fatto..
Ai primi di marzo mio figlio decide di intraprendere una ristrutturazione di un bilocale appena acquistato ( con mutuo ).
Viene redatto e controfirmato un capitolato dei lavori con ditta individuale e impegno scritto di inizio lavori 6 maggio.
Valore totale 20.000 euro. Per l’acquisto dei materiali, su espressa richiesta della ditta, viene effettuato un bonifico per ristrutturazione edilizia di euro 10.000.
In seguito il soggetto si rende pressochè irreperibile non rispondendo” dritte” alle telefonate nemmeno dopo la data prevista per i lavori.
Mio figlio allora si rivolge a un avvocato che inoltra una pec chiedendo inizio lavori entro un certo termine, decorsi i quali il contratto doveva considerarsi risolto dietro restituzione della somma anticipata, pec senza risposta.
Scaduto tale termine l’avvocato inoltra una seconda pec comunicando la risoluzione per inadempienza contrattuale e intimando la restituzione della somma. Anche tale pec non riceve risposta.
Da visure e centrale rischi il soggetto risulta senza pregiudizievoli e nullatenente.
Nessun altro contatto se non incontro casuale con mio figlio (conversazione registrata) nel corso del quale il soggetto riconosce il suo debito ma non manifesta intenzione di restituire la somma e si lamenta per il giudizio negativo che mio figlio ha espresso su google (evidentemente è di ostacolo nel far cadere qualche altro nella sua rete!)
Arrivati a questo punto quali strade si possono percorrere senza imbarcarsi in iter giudiziari lunghi e costosi?
Il decreto ingiuntivo presuppone esistenza di beni da pignorare…
Grazie per eventuali suggerimenti!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Valore totale 20.000 euro. Per l’acquisto dei materiali, su espressa richiesta della ditta, viene effettuato un bonifico per ristrutturazione edilizia di euro 10.000.
In genere si paga all'impresa incaricata un acconto all'ordine, ma versare il 50% prima dell'inizio dei lavori mi sembra esagerato.

Se il contratto avesse stabilito un piano di pagamenti con quella condizione io non lo avrei accettato.

quali strade si possono percorrere senza imbarcarsi in iter giudiziari lunghi e costosi?
Cercare un accordo bonario stragiudiziale con quel soggetto.
Dato che
riconosce il suo debito ma non manifesta intenzione di restituire la somma
tuo figlio può proporgli una rateazione in piccoli importi mensili, con parziale rimessione del debito.
Se non accetta, o se accetta e poi non adempie, temo non ci siano alternative.
Come hai giustamente detto, il decreto ingiuntivo è inutile (e costoso per il creditore) quando il debitore risulta nullatenente.
 

Geraldina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Pienamente d’accordo in tutto. Grazie della risposta.
Purtroppo mio figlio si è fatto intrappolare anche dalla “ premura” manifestata dal restauratore, per poter iniziare quanto prima i lavori!
Ci fossero novità vi tengo aggiornati!
👋🏼
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Non conoscete nessuno del luogo a cui rivolgevi per avere un aiuto diciamo più incisivo sul personaggio? la situazione è palesemente una truffa potreste provare anche con una denucia ma comunque con risultati non certi
 

Geraldina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non conosciamo nessuno direttamente, tuttavia basterebbe la sua pagina Facebook per qualificarlo.Accessoriato fino ai denti per risolvere qualsiasi problema di ristrutturazione, ma questo fino a qualche anno fa. I post attuali riguardano auto, raduni con amici piuttosto alternativi…
Ha anche un sito personale, con feedback sul suo lavoro , “ vecchi” peró di 4 o 5 anni. Di attuali ci sono solo il feedback di mio figlio e di un’altra persona molto negativi.
Non commentati dal personaggio.
Mi chiedo- sorvolando sull’ ingenuità di mio figlio- se queste testimonianze dei social potrebbero essere di qualche supporto in una denuncia…
Grazie dell’interessamento
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse intendi dire un esposto.
Tuo figlio può presentare un esposto all'Autorità di P.S. del luogo, descrivendo i fatti e allegando a supporto tutta la documentazione (capitolato, contratto, fattura, bonifico, pec inviate dall'avvocato).

Chi la riceve potrebbe contattare quel tizio per dirimere il dissidio, ma penso non sia obbligato ad intervenire perché la procedura corretta è quella già attivata dall'avvocato, come hai scritto nel primo post.
 

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