Un mio amico vorrebbe inviare una R.R.R. ad una SRL che a ottobre del 2015 gli ha venduto un
alloggio, nel quale poco dopo la consegna e l'ingresso della famiglia nello stesso sono comparse
macchie estesissime nella camera da letto. Ai primi reclami verbali il costruttore ha inviato una sola
volta un muratore ...ma senza risultato. A gennaio gli ha consegnato a mano un nuovo sollecito scritto
con allegate varie foto. Solo promesse verbali ed è chiaro per me che il "malandrino" aspetta che scada
il primo anno dalla scoperta del vizio per rendere vano ogni eventuale risarcimento.
Quindi: "...Omissis...In relazione alle muffe segnalatevi in data 15 genn....2016 Vi comunico che in mancanza di un preciso riscontro entro e non oltre 15 gg.dalla data della presente darò incarico
ad un operatore edile per la riparazione del vizio. L'ammontare per ora solo indicativo si aggira intorno
ad euro tremila. In ogni caso farà fede la relativa fattura. Di cui mi rimetterete l'importo a presentazione della stessa. In mancanza, sarò costretto, mio malgrado, ad adire le vie legali. Fido che non mi costringerete a tanto e porgo distinti saluti. segue firma"
La domanda che mi preme è se si debba prima ricorrere ad un perito per la stima del danno e relativo
valore. Ed inserirne la perizia nella lettere di "diffida". Ho letto da qualche parte che sembra obbligatorio. E' vero??? La seconda domanda è : si può interrompere la prescrizione di un anno prevista dall'articolo 1669 del C.c.??? Oppure è un'altra violenza del legislatore amico degli appaltatori???
Come ringraziarvi se non con un gioioso Prosit...! quiproquo.
alloggio, nel quale poco dopo la consegna e l'ingresso della famiglia nello stesso sono comparse
macchie estesissime nella camera da letto. Ai primi reclami verbali il costruttore ha inviato una sola
volta un muratore ...ma senza risultato. A gennaio gli ha consegnato a mano un nuovo sollecito scritto
con allegate varie foto. Solo promesse verbali ed è chiaro per me che il "malandrino" aspetta che scada
il primo anno dalla scoperta del vizio per rendere vano ogni eventuale risarcimento.
Quindi: "...Omissis...In relazione alle muffe segnalatevi in data 15 genn....2016 Vi comunico che in mancanza di un preciso riscontro entro e non oltre 15 gg.dalla data della presente darò incarico
ad un operatore edile per la riparazione del vizio. L'ammontare per ora solo indicativo si aggira intorno
ad euro tremila. In ogni caso farà fede la relativa fattura. Di cui mi rimetterete l'importo a presentazione della stessa. In mancanza, sarò costretto, mio malgrado, ad adire le vie legali. Fido che non mi costringerete a tanto e porgo distinti saluti. segue firma"
La domanda che mi preme è se si debba prima ricorrere ad un perito per la stima del danno e relativo
valore. Ed inserirne la perizia nella lettere di "diffida". Ho letto da qualche parte che sembra obbligatorio. E' vero??? La seconda domanda è : si può interrompere la prescrizione di un anno prevista dall'articolo 1669 del C.c.??? Oppure è un'altra violenza del legislatore amico degli appaltatori???
Come ringraziarvi se non con un gioioso Prosit...! quiproquo.