Buonasera a tutti,
Vado dritto al dunque:
Un mio amico è nato e cresciuto in una casa popolare del quartiere Monteverde a Roma.
Dopo la morte dei suoi genitori, l ente proprietario dell immobile, mette in vendita lo stesso e il mio amico decide di acquistarlo.
Il prezzo è irrisorio ma comunque lui non ha i requisiti necessari per poter accendere un mutuo e decide così di chiedere a me di fare da garante.
Mi propone inoltre di andare a viverci dentro dato che lui possiede un altra abitazione e soprattutto dato che vi è un vincolo di vendita sulla casa che può essere eluso solo dopo 5 anni dall'acquisto.
Io accetto e ingenuamente, visti gli ottimi rapporti e le premesse, non chiedo mai che la cosa venga legalizzata con un contratto di locazione.
Passa il tempo ma le cose vanno sempre lisce, io pago le rate del mutuo e non vengo mai meno al pagamento di una qualsiasi utenza.
Dopo qualche tempo dall' acquisto, il mio amico, mi chiede nuovamente aiuto: dice di dover sostenere tante spese ( personali e non ovviamente legate all immobile )
e vuole che gli vengano versati 200€ in più ( oltre alla rata ) tutti i mesi come affitto ( percependoli in nero ).
Nel giro di qualche settimana però la situazione precipita ancora :
il mio "amico" ( e a questo punto aggiungo le virgolette ) mi dice di aver fatto dei cattivi investimenti, che sta con l acqua alla gola e che non riesce più a sostenere il suo tenore di vita; mi esorta a cercarmi al più presto una nuova sistemazione poiché lui ha svincolato l immobile e lo venderà alla prima offerta...
Tralasciando i dettagli sui sentimenti di ogni genere provati in questi giorni, vorrei sapere che diritti ho:
Avendo io la residenza,
ed essendo io il garante, può lui decidere di mandarmi via in qualsiasi momento??
Quali sono le tempistiche di uno sfratto??
Che armi ho io in mia difesa??
Ringrazio in anticipo chiunque di voi riesca a darmi delucidazioni a riguardo.
Buona serata
M.
Vado dritto al dunque:
Un mio amico è nato e cresciuto in una casa popolare del quartiere Monteverde a Roma.
Dopo la morte dei suoi genitori, l ente proprietario dell immobile, mette in vendita lo stesso e il mio amico decide di acquistarlo.
Il prezzo è irrisorio ma comunque lui non ha i requisiti necessari per poter accendere un mutuo e decide così di chiedere a me di fare da garante.
Mi propone inoltre di andare a viverci dentro dato che lui possiede un altra abitazione e soprattutto dato che vi è un vincolo di vendita sulla casa che può essere eluso solo dopo 5 anni dall'acquisto.
Io accetto e ingenuamente, visti gli ottimi rapporti e le premesse, non chiedo mai che la cosa venga legalizzata con un contratto di locazione.
Passa il tempo ma le cose vanno sempre lisce, io pago le rate del mutuo e non vengo mai meno al pagamento di una qualsiasi utenza.
Dopo qualche tempo dall' acquisto, il mio amico, mi chiede nuovamente aiuto: dice di dover sostenere tante spese ( personali e non ovviamente legate all immobile )
e vuole che gli vengano versati 200€ in più ( oltre alla rata ) tutti i mesi come affitto ( percependoli in nero ).
Nel giro di qualche settimana però la situazione precipita ancora :
il mio "amico" ( e a questo punto aggiungo le virgolette ) mi dice di aver fatto dei cattivi investimenti, che sta con l acqua alla gola e che non riesce più a sostenere il suo tenore di vita; mi esorta a cercarmi al più presto una nuova sistemazione poiché lui ha svincolato l immobile e lo venderà alla prima offerta...
Tralasciando i dettagli sui sentimenti di ogni genere provati in questi giorni, vorrei sapere che diritti ho:
Avendo io la residenza,
ed essendo io il garante, può lui decidere di mandarmi via in qualsiasi momento??
Quali sono le tempistiche di uno sfratto??
Che armi ho io in mia difesa??
Ringrazio in anticipo chiunque di voi riesca a darmi delucidazioni a riguardo.
Buona serata
M.