morigerato

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Salve, ho già letto qualche post sul vostro forum riguardo a situazioni similari alla mia. Scrivo questo post affinché la community possa aiutarmi.Cerco di descrivere nel dettaglio la situazione:
Mia nonna paterna possiede una casa di proprietà e un discreto ammontare in liquidità.I miei genitori, circa 20 anni fa, a seguito di errori fatti da loro e di un commercialista disonesto, sono stati costretti a dichiarare fallimento ed hanno ancora un debito molto elevato con Equitalia.
Alla morte di mio nonno paterno, Equitalia é già intervenuta pignorando la parte spettante a mio padre (1/6) relativa alla casa.Fortunatamente mia nonna é riuscita a ricomprarsela all' asta.Quindi attualmente la casa é di proprietà di 5/6 di mia nonna e 1/6 di mio zio ( sono due fratelli ). Dopo 20 anni di umiliazioni e grossissime difficoltà, vorremmo evitare che alla morte di mia nonna i suoi risparmi e la sua casa vengano sequestrati per la parte spettante a mio padre, mettendo anche in difficoltà l' altro erede, che si dovrebbe confrontare Equitalia, non potendo disporre liberamente dell' immobile. Inoltre anche noi nipoti ( io e i miei due fratelli ) non potremo avere nulla di questa eredità.
Io avrei pensato, con l' aiuto di un professionista mio amico, a due possibili soluzioni premettendo che i miei genitori intendono rinunciare a tutto e lasciare tutto a noi tre figli:
1° - io e il mio compagno acquistiamo la nuda proprietà e mia nonna fa una donazione all' altro suo figlio per l' importo spettante; riguardo le liquidità avevo pensato ad una donazione in vita a favore di tutti i nipoti ( ci vogliamo tutti laureare ) su un conto cointestato, affinché lei possa comunque attingere in caso di bisogno.
2° - Legato in sostituzione di legittima. Attribuire a mio padre un legato che potrebbe essere ad esempio i mobili di casa e i gioielli di valore affettivo. In questo caso sembrerebbe che i creditori possano rivalersi solo per la quota del legato.In questo modo mia nonna farebbe testamento per i restanti beni, dividendo equamente tra noi nipoti e mio zio ( 50% a noi e 50% a mio zio ).

Volevo chiedere se secondo voi queste vie sono percorribili. Per l' opzione 1 io dovrei accendere un mutuo con i relativi sacrifici che ne comporta e non vorrei che lo sforzo fosse vanificato. Per l' opzione 2 so che c'é una recente sentenza della cassazione del 14/11/2012 ma non mi é chiaro se é applicabile al mio caso.
Grazie a chi vorrà aiutarmi.

Errata corrige la sentenza di riferimento è la n° 4005 del 19/02/2013
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
premessa. tua nonna NON può escludere tuo padre dal testamento. equitalia lo invaliderebbe in un momento. l'unica soluzione è far sì che tua nonna non risulti proprietaria di alcun chè al momento della sua morte in modo che non ci sia nulla da ereditare per nessuno. zio compreso. questo però presume che nonna in vita si spogli di tutto ciò che non sia l'usufrutto sulla casa e si metta praticamente nelle vs mani, perchè è chiaro che ciascuno di voi potrebbe svuotare il conto cointestato e fuggire con il malloppo. io, dopo una vita di lavoro e dopo aver sentito di allucinanti esperienze altrui difficilmente riuscirei a considerare una simile ipotesi.

In ogni caso io farei così: tu e i tuoi fratelli comprate la metà della nuda proprietà della casa della nonna, tuo zio l'altra metà al prezzo di mercato più basso possibile (prezzo che sarà ridotto in considerazione del periodo di crisi, dell'usufrutto e del vincolo di parentela. Poi tua nonna a vario titolo elargisce la stessa quantità di denaro ad entrambi i rami di parentela (ex 100 a te e 100 allo zio; poi 100 a tuo fratello ed altri 100 allo zio etc). considerare inoltre che, se non sbaglio, alla morte della nonna la banca bloccherà tutti i conti cointestati in attesa di devolvere le somme, che sempre salvo errore, si presumono al 50% a TUTTI gli eredi. quindi equitalia potrebbe assalire anche il conto che hai cointestato con la nonna e sul quale fai magari affluire anche il tuo stipendio...
una mia amica alla morte del marito si è vista bloccare il conto in comune dal quale le è stato impedito di prelevare anche il SUO stipendio e solo grazie all'aiuto della famiglia ha potuto far fronte alle spese necessarie in attesa delle disposizioni a riguardo del giudice minorile.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
in questa situazione da esaminare carte alla mano e con la dovuta professionalità che richiede altra sede, il professionista suo amico dovrà essere un avvocato esperto anche del diritto tributario.... oltre che ovviamente successorio.
Buona scelta.:ok:
 

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