Stefanoghost

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Proprietario Casa
buongiorno, scusate il lungo testo,

io e la mia compagna abbiamo acquistato in comproprietà un ex caseggiato rurale, poi condonato e costituito da un corpo principale
che comprende due abitazioni principali poste al primo piano, e due unita pertinenziali al piano seminterrato.
In fase di rogito ci avvalemmo della clausola di fusione delle due abitazioni principali entro un anno dall'acquisto, che ci permise
di accedere alle agevolazioni fiscali previste per acquisto prima casa su entrambe le unita abitative.
Sotto consiglio del notaio e del geometra del luogo.

Inizialmente avremmo voluto acquistare i due immobili configurandoli come prima e seconda casa, in quanto a conoscenza
del decreto del 2 agosto del 1969, ma il notaio e il geometra ci affermavano che i mq non erano più indicativi ma le le tre categorie
catastali da a1 a8 a9, per la perdita delle detrazioni prima casa.

e la zona agricola dove si trova il manufatto e le caratteristiche rurali non avrebbero comportato un accatastamento a8.
il tutto grazie al decreto legislativo 21/11/2014 n175, art 33.
ove si specifica che i criteri di identificazione per la perdita delle detrazioni non saranno relativi ai criteri di lusso secondo
il decreto del 2 agosto 1969, ma alla categoria catastale dell'immobile relative a A1,A8,A9.

Non avendo trovato dei parametri chiaramente delimitanti per identificare la categoria catastale mi rendo conto che la casa
potrebbe configurarsi in una A/7 classe 5 oppure una A/8.

Essendo le due unità abitative A/7(127mq) e A/2(238mq) per un totale di 365 mq 17,5 vani e 4 bagni.
Ho confrontato le dimensioni con le dimensioni medie nazionali delle due categorie.

Statistiche Catastali medie 2019 fonte Agenzia delle entrate,
A/7 7,7 vani
A/7 186 mq

A/8 16 vani
A/8 489 mq


tale fusione genererà un'unita di 365 mq e 17,5 vani , a sensazione sembra molto più vicino alle caratteristiche A/8 che A/7

Può l'ubicazione del manufatto assumere carattere rilevante per assegnazione della categoria come affermano i professionisti?
oppure i miei dubbi relativi alle caratteristiche costruttive(metratura) possono considerarsi legittimi e quindi
sono in essere reali possibilità che la casa venga ri-categorizzata dall' Agenzia delle Entrate come A/8 in seguito alla docfa del geometra (la simulazione di docfa indica a7 classe 5)?

Sono anche andato al catasto dove pero non ho trovato supporto sul quesito in essere mi hanno solo consigliato di rivolgermi a un professionista.
Grazie e buon lavoro.
 

Yopy

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Proprietario Casa
Devi rivolgerti ad un professionista come giustamente ti hanno detto al catasto. Geometra ingegnere o architetto, del posto ovviamente
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Può l'ubicazione del manufatto assumere carattere rilevante per assegnazione della categoria come affermano i professionisti?
Si.
La metratura non è sufficiente per definire in a/8 un immobile.
Però vere certezze te le possono dare i tuoi professionisti, anche in funzione dello stato finale dell’immobile e le sue caratteristiche e dotazioni post lavori
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Le caratteristiche prevalenti sono:
A/7 – Abitazioni in villini
Il villino è un fabbricato, eventualmente suddiviso in diverse unità immobiliari, con caratteristiche costruttive, tecnologiche e rifiniture di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo.
A/8 – Abitazioni in ville
Le ville sono quegli immobili dotati di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture di pregio.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se ha una simulazione docfa è presumibile si sia già rivolta ad un geometra (o altro tecnico); resta da capire se l’ex casale rurale si trova oggi in zona urbanisticamente “urbana”.

La mia impressione però è che la Agenzia delle Entrate ha notevoli margini di memoria: con tali dimensioni , non sveglierei l’orso che dorme.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Quello con le orecchie più lunghe mi fa pensare ad un soggetto più agile e curioso. Agenzia delle Entrate è più goffa, e si muove solo quando sente profumo di cose da masticare.
 

Stefanoghost

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie a tutti per le risposte, Il professionista del luogo che ci ha consigliato in fase di rogito al momento è troppo occupato
e non può farci la pratica, così ci rivolgemmo ad altri professionisti per la pratica di fusione e secondo loro potrebbe esserci un rischio,

soprattutto su come l'Agenzia delle Entrate potrebbe valutare la categoria catastale in seguito alla proposta del geometra (per ampia metratura).

Per quanto riguarda la descrizione della categoria io ho trovato solo una norma del
Ministero delle finanze 4 maggio del 1994, relativa ai requisiti di ruralità e indicazioni di massima per autodeterminazione della
rendita catastale


Categoria A/8 (abitazioni in villa) - Ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate di norma non esclusivamente in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio, con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello generalmente superiore all'ordinario.
Ampia consistenza e dotazione di impianti e servizi.
Possono anche identificare immobili aventi rilevanti caratteri tipologici e architettonici in relazione all'epoca di costruzione.

Se qualcuno potrebbe indicarmi un aggiornamento ad una eventuale revisione ne sarei grato perchè su questa è specificato:

edificate di norma non esclusivamente Tale frase secondo me cambia tutto perchè contemplerebbe anche case in zona agricola ci rimetterebbe a giudizio dell'Agenzia delle Entrate secondo criteri discrezionali .

Grazie a tutti
 

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