certo che è necessario farlo, scusa se ti rispondo io , altrimenti sugli atti di proprietà quelle cantine non risultano private ma condominiali.
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daniele78 perchè devono frazionare? se stiamo a quel che ci dice, un architetto ha accatastato ogni cantina con un appartamento! sono divenute di già pertinenze. Hanno già fatto tutto. Ora invece c'è qualcheduno che vuole rifrazionarle perchè pare che voglia vendere.certo che è necessario farlo, scusa se ti rispondo io , altrimenti sugli atti di proprietà quelle cantine non risultano private ma condominiali.
Nel 1998 nel condominio in cui risiedo è stato deliberato di chiudere il piano pilotis realizzando 14 cantine(una per ogni appartamento). Con assemblea condominiale si è proceduto all'assegnazione ai singoli proprietari con il metodo del sorteggio. E' stato effettuato l'accatastamento delle stesse considerandole pertinenza dell'appartamento ( in sostanza è stato accatastato nuovamente l'appartamento con la relativa cantina).
Giansal scrive che nel 1998 è stato effettuato l'accatastamento. Addirittura che è stato accatastato nuovamente l'appartamento con relativa cantina divenuta pertinenza dello stesso. Che un architetto ha fatto il tutto. Ergo che ha frazionato l'expilotis, ha provveduto a congiungere le pertinenze con gli appartamenti, A questo Punto presumo io, con l'intervento di un notaio altrimenti come poteva addirittura riconsiderare anche gli appartamenti con diversi subalterni? Ora mi pare di aver capito che vendendo, due condomini, si sono tenute le cantine, appunto frazionandole dall'appartamento. Oppure pensi che non vi è stato addirittura il frazionamento delle stesse fin dapprincipio? E come si è potuto procedere ad un nuovo accatastamento degli appartamenti?Il problema sta nel fatto che l'accatastamento è stato effettuato solo tramite architetto e regolarmente registrato in catasto.
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