Prima di tutto, un saluto a tutta la community.
Questo è il mio primo messaggio e, purtroppo, mi sono iscritto perché ho bisogno di aiuto in una questione che mi ha colto completamente impreparato e che non so come risolvere.
Mi scuserete quindi se vado subito al punto, augurandomi di ricevere presto un consiglio da parte vostra.
Alla morte di mia madre, sono diventato comproprietario dell'appartamento in cui ora vive solo mio padre (a me il 25%, a mio padre il 75%).
Lo scorso anno, di comune accordo, io e mio padre abbiamo deciso di mettere in vendita l'appartamento senza far ricorso a servizi di intermediazione di alcun genere. Quando però, con il passare dei mesi, la vendita si è rivelata difficoltosa, abbiamo accettato l'aiuto saltuario di qualche intermediatore che ha agito esclusivamente in affiancamento, senza alcuna esclusiva. Io e mio padre ci siamo sempre riservati il diritto (avendone l'occasione) di vendere per nostro conto, anche contemporaneamente all'operato dell'intermediario.
Ora ho appena scoperto che da due mesi un agente immobiliare, evidentemente più scaltro di altri, ha convinto mio padre a sottoscrivergli un mandato per la vendita del nostro appartamento.
Si tratta di un mandato di esclusiva con clausole capestro che prevede una provvigione che sfiora il 4% e che, soprattutto, ha scadenza il 15/12/2014... quindi è della durata di quasi un anno.
L'agente immobiliare è una piattola con cui ho avuto a che fare più volte telefonicamente e al quale avevo ben chiarito che non avrei MAI firmato alcunché e che non gli avrei MAI concesso un'esclusiva e tantomeno una provvigione (questo anche per scoraggiarlo definitivamente).
Allora il "signore", a mia insaputa, si è rivolto a mio padre, presentando il mandato con le caratteristiche che ho appena esposto e strappandogli la firma.
La ciliegina sulla torta, che forse è anche l'unica arma che ho in mio possesso, è che per sopperire alla mancanza della mia firma (che non avrebbero avuto MAI), accanto alla firma di mio padre è stato scritto "In nome e per conto di Tizio Caio" (che sarei io).
Quindi mio padre e il "signore", a mia totale insaputa, hanno in qualche modo falsificato la mia firma o, comunque, la mia volontà di sottoscrivere quel mandato che non c'è MAI stata.
In finale, volevo sapere se in virtù di questa falsificazione posso ritenere il contratto nullo (per mancanza dei requisiti essenziali - la mia firma) e andarlo a strappare in faccia al "signore" o se sono comunque vincolato in qualsiasi modo.
Vi sarei grato, in sostanza, per qualsiasi suggerimento.
Sono pronto ad arrivare anche alla querela contro mio padre per aver firmato "in nome e per mio conto", ma non disdegnerei poter mettere nei guai direttamente l'agente e la sua agenzia e magari rivalermi su di loro per quella che non esito a definire una (tentata, ma finora anche riuscita) truffa.
Qualcuno mi aiuta, per cortesia?
Grazie infinite.
Questo è il mio primo messaggio e, purtroppo, mi sono iscritto perché ho bisogno di aiuto in una questione che mi ha colto completamente impreparato e che non so come risolvere.
Mi scuserete quindi se vado subito al punto, augurandomi di ricevere presto un consiglio da parte vostra.
Alla morte di mia madre, sono diventato comproprietario dell'appartamento in cui ora vive solo mio padre (a me il 25%, a mio padre il 75%).
Lo scorso anno, di comune accordo, io e mio padre abbiamo deciso di mettere in vendita l'appartamento senza far ricorso a servizi di intermediazione di alcun genere. Quando però, con il passare dei mesi, la vendita si è rivelata difficoltosa, abbiamo accettato l'aiuto saltuario di qualche intermediatore che ha agito esclusivamente in affiancamento, senza alcuna esclusiva. Io e mio padre ci siamo sempre riservati il diritto (avendone l'occasione) di vendere per nostro conto, anche contemporaneamente all'operato dell'intermediario.
Ora ho appena scoperto che da due mesi un agente immobiliare, evidentemente più scaltro di altri, ha convinto mio padre a sottoscrivergli un mandato per la vendita del nostro appartamento.
Si tratta di un mandato di esclusiva con clausole capestro che prevede una provvigione che sfiora il 4% e che, soprattutto, ha scadenza il 15/12/2014... quindi è della durata di quasi un anno.
L'agente immobiliare è una piattola con cui ho avuto a che fare più volte telefonicamente e al quale avevo ben chiarito che non avrei MAI firmato alcunché e che non gli avrei MAI concesso un'esclusiva e tantomeno una provvigione (questo anche per scoraggiarlo definitivamente).
Allora il "signore", a mia insaputa, si è rivolto a mio padre, presentando il mandato con le caratteristiche che ho appena esposto e strappandogli la firma.
La ciliegina sulla torta, che forse è anche l'unica arma che ho in mio possesso, è che per sopperire alla mancanza della mia firma (che non avrebbero avuto MAI), accanto alla firma di mio padre è stato scritto "In nome e per conto di Tizio Caio" (che sarei io).
Quindi mio padre e il "signore", a mia totale insaputa, hanno in qualche modo falsificato la mia firma o, comunque, la mia volontà di sottoscrivere quel mandato che non c'è MAI stata.
In finale, volevo sapere se in virtù di questa falsificazione posso ritenere il contratto nullo (per mancanza dei requisiti essenziali - la mia firma) e andarlo a strappare in faccia al "signore" o se sono comunque vincolato in qualsiasi modo.
Vi sarei grato, in sostanza, per qualsiasi suggerimento.
Sono pronto ad arrivare anche alla querela contro mio padre per aver firmato "in nome e per mio conto", ma non disdegnerei poter mettere nei guai direttamente l'agente e la sua agenzia e magari rivalermi su di loro per quella che non esito a definire una (tentata, ma finora anche riuscita) truffa.
Qualcuno mi aiuta, per cortesia?
Grazie infinite.