Cristiana Otiso
Nuovo Iscritto
Buongiorno e grazie per questa opportunità.
Un anno fa, a causa di un trasferimento per lavoro, abbiamo dovuto lasciare la nostra casa di proprietà e siamo dovuti diventare, per la prima volta nella nostra vita, inquilini di una casa.
La casa era bella e quindi l'abbiamo presa in fretta.
L'invero però è stato drammatico.
Le finestre sono del 1930, con evidenti fessure nei portelloni, dipinte in maniera decisamente approssimativa. Già dopo pochi mesi infatti parti di vernice si sono staccati e fessurati.
Quando siamo entrati nell'abitazione abbiamo fatto notare questo stato, ma il proprietario sosteneva che gli infissi fossero comunque validi. Avevamo bisogno con urgenza di una abitazione e abbiamo firmato il contratto. L'inverno però abbiamo avuto davvero un gran freddo. La caldaia scaldava, ma la casa è esposta al vento del nord e le finestre fanno passare molto vento. Abbiamo cercato di porre rimedio con gomme isolanti e silicone al perimetro dei vetri. Nulla da fare. Le finestre sono a volte non combacianti nelle chiusure.
Abbiamo passato un inverno in casa con maglioni di pile sui maglioni di lana.
Pur di scaldarci abbiamo tenuto acceso il riscaldamento notte e giorno, che però non riusciva a superare i 20° al suo massimo. Come immaginato, è arrivato il pagamento di un costo elevatissimo del gas.
Questa estate abbiamo contattato più volte il proprietario per mostrare la situazione e chiedere il giusto comfort. Abbiamo saputo che esistono vetri termici (non doppi, ma termici) e ci era sembrata una buona idea. Il proprietario però ha detto di non volerne proprio sapere di spese sulla casa.
Come ci si comporta in questi casi? Considerando i costi sostenuti per il trasloco, ci spaventa dover lasciare ora questa casa e ricominciare altrove.
Qual è la normativa in proposito?
Grazie. Cordiali saluti
Cristana Otiso.
Un anno fa, a causa di un trasferimento per lavoro, abbiamo dovuto lasciare la nostra casa di proprietà e siamo dovuti diventare, per la prima volta nella nostra vita, inquilini di una casa.
La casa era bella e quindi l'abbiamo presa in fretta.
L'invero però è stato drammatico.
Le finestre sono del 1930, con evidenti fessure nei portelloni, dipinte in maniera decisamente approssimativa. Già dopo pochi mesi infatti parti di vernice si sono staccati e fessurati.
Quando siamo entrati nell'abitazione abbiamo fatto notare questo stato, ma il proprietario sosteneva che gli infissi fossero comunque validi. Avevamo bisogno con urgenza di una abitazione e abbiamo firmato il contratto. L'inverno però abbiamo avuto davvero un gran freddo. La caldaia scaldava, ma la casa è esposta al vento del nord e le finestre fanno passare molto vento. Abbiamo cercato di porre rimedio con gomme isolanti e silicone al perimetro dei vetri. Nulla da fare. Le finestre sono a volte non combacianti nelle chiusure.
Abbiamo passato un inverno in casa con maglioni di pile sui maglioni di lana.
Pur di scaldarci abbiamo tenuto acceso il riscaldamento notte e giorno, che però non riusciva a superare i 20° al suo massimo. Come immaginato, è arrivato il pagamento di un costo elevatissimo del gas.
Questa estate abbiamo contattato più volte il proprietario per mostrare la situazione e chiedere il giusto comfort. Abbiamo saputo che esistono vetri termici (non doppi, ma termici) e ci era sembrata una buona idea. Il proprietario però ha detto di non volerne proprio sapere di spese sulla casa.
Come ci si comporta in questi casi? Considerando i costi sostenuti per il trasloco, ci spaventa dover lasciare ora questa casa e ricominciare altrove.
Qual è la normativa in proposito?
Grazie. Cordiali saluti
Cristana Otiso.