raflomb
Membro Assiduo
Premesso che la prescrizione del credito è di 10 anni (e non 5) e detta prescrizione può essere interrotta con la messa in mora, nel racconto fatto c'è qualcosa ancora da comprendere: la finanziaria, cessionaria del credito, chiede € 7.000,00, il nostro ha un documento dell'Unicredit che attesta un residuo debito in € 3.000,00. Ma sostiene che l'intero finanziamento è stato adempiuto, immagino in epoca successiva al documento che attesta il residuo credito.
Oltre a dover meglio comprendere quanto sopra esposto, preciso che quando si realizza il factoring, ovvero la cessione di un credito, la cedente (UNicredit) deve inviare una raccomandata alla debitrice dove afferma che ha ceduto il credito in favore della cessionaria, indicando la denominazione di essa e l'importo ceduto. In assenza di questa raccomandata la finanziaria, cessionaria, non ha titolo per pretendere quanto minaccia. Ne consegue che in primis, sua mogle o sua suocera devono chiedere che gli venga trasmesso questa dichiarazione, e aggiungo, che in questa raccomadata, oltre a richiedere quanto detto, dovete richiedere anche tutta la documentazione relativa alla documentazione del presunto credito, in quanto voi affermerete di averlo estinto, e gli diffederete che, se non adempiranno a quanto richiesto, vi vedete costretti a promuovere una querela nei loro confronti.
In tutta questa storia, come ho già anticipato, ci sono molte cose da chiarire:
- l'avvocato che tratta, e si rende irreperibile;
- la documentazione persa o distrutta;
- ma se la documentazione non esiste più, su quale base pretendono 7.000,00 € ?
Una copia della raccomandata che farete trasmettelela anche al CRIFF, e se non otterete risposta entro un termine di 10 giorni, procedete all'esposto-querela.
Oltre a dover meglio comprendere quanto sopra esposto, preciso che quando si realizza il factoring, ovvero la cessione di un credito, la cedente (UNicredit) deve inviare una raccomandata alla debitrice dove afferma che ha ceduto il credito in favore della cessionaria, indicando la denominazione di essa e l'importo ceduto. In assenza di questa raccomandata la finanziaria, cessionaria, non ha titolo per pretendere quanto minaccia. Ne consegue che in primis, sua mogle o sua suocera devono chiedere che gli venga trasmesso questa dichiarazione, e aggiungo, che in questa raccomadata, oltre a richiedere quanto detto, dovete richiedere anche tutta la documentazione relativa alla documentazione del presunto credito, in quanto voi affermerete di averlo estinto, e gli diffederete che, se non adempiranno a quanto richiesto, vi vedete costretti a promuovere una querela nei loro confronti.
In tutta questa storia, come ho già anticipato, ci sono molte cose da chiarire:
- l'avvocato che tratta, e si rende irreperibile;
- la documentazione persa o distrutta;
- ma se la documentazione non esiste più, su quale base pretendono 7.000,00 € ?
Una copia della raccomandata che farete trasmettelela anche al CRIFF, e se non otterete risposta entro un termine di 10 giorni, procedete all'esposto-querela.