La situazione è questa: il figlio si sposò e il padre gli concesse semplicemente, senza nulla di scritto, di abitare nella sua seconda casa in campagna dietro rimborso dell'IMU e delle spese condominiali; passati 3 anni è mancato l'amore, il figlio ha fatto le pratiche per la separazione ed ha successivamente lasciato la casa, trasferendosi altrove in affitto; nella casa è, però, rimasta la ormai ex moglie, che si rifiuta di rimborsare le spese a suo tempo pattuite (IMU e condominio), dicendo che le deve pagare l'ex marito (che, ovviamente, non ha alcuna intenzione di farlo), perché quella è la casa coniugale e lei ha diritto di restarci.
L'avvocato dell'ex marito dice che l'ex moglie non ha alcun diritto di restare nella casa, che la occupa abusivamente e che, per farla uscire, occorre che il padre la sfratti.
Il padre ottantenne, che, ora, sta pagando tutte le spese di tasca sua e vorrebbe anche vendere la casa,, però, anche ammesso che l'avvocato abbia ragione, non vorrebbe iniziare una causa di sfratto lunga, dispendiosa e con dubbi risultati: avete qualche suggerimento che gli possa girare per uscire da questa situazione?
L'avvocato dell'ex marito dice che l'ex moglie non ha alcun diritto di restare nella casa, che la occupa abusivamente e che, per farla uscire, occorre che il padre la sfratti.
Il padre ottantenne, che, ora, sta pagando tutte le spese di tasca sua e vorrebbe anche vendere la casa,, però, anche ammesso che l'avvocato abbia ragione, non vorrebbe iniziare una causa di sfratto lunga, dispendiosa e con dubbi risultati: avete qualche suggerimento che gli possa girare per uscire da questa situazione?