happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Per quanto alla mia esperienza :
- il mio inquilino la ha ottenuta un anno fa presso la Banca Popolare di Vicenza di cui e' correntista acquistando obbligazioni della banca dell'importo della fidejussione e ricevendo dalla banca un interesse dell'1% invece del 4% offerto dalle obbligazioni
- un altro inquilino interessato non la ha attivata presso la sua banca di cui non so il nome perche' la banca richiedeva un 3% sul canone di affitto che avrebbe prelevato direttamente dallo stipendio accreditato sulla stessa
- da quello che ho letto le banche valutano l'entita' del conto corrente, i versamenti mensili e la capacita' di risparmio storica del correntista e se ritenuto affidabile concedono la fidejussione ad un costo del 2% o 3% del canone di affitto se non riscontrano tali caratteristiche chiedono la sottoscrizione di titoli a scadenza piu' lunga della durata della fidejussione.
Naturalmente le suddette fidejussioni sono per durata pari alla durata del contratto piu' un anno, a prima richiesta e senza obbligo di costituzione in mora ne' di previa escussione da parte del conduttore (art. 1944 comma 2 C.C.) e garantiscono quindi il proprietario almeno fino all'importo della fidejussione.
Normalmente chi presenta fidejussione non versa i due o tre canoni a garanzia per i quali e' dovuta la restituzione da parte del proprietario a fine locazione e con l'interesse al tasso legale.
Relativamente l'accordo Banca Intesa - Confedilizia non ho mai avuto modo di trovare chi ne abbia usufruito neppure chiedendo su questo ed altri forum.
Tuttavia se l'inquilino non ha garanzie da produrre alla Banca l'accordo a nulla vale e sembra piu' una formula per far aderire a Confedilizia i proprietari.
 

SClaudio

Membro Ordinario
Quella di Banca Intesa-Confindustria dovrebbe costare l'1,4% del canone di affitto, che confrontato con il costo di fideiussioni "assicurative" penso sia competitivo e non conveniente.

Ad ogni modo, ritengo anche che il fatto che la banca chieda determinati requisiti di "solvibilità" all'eventuale conduttore, sia un'ulteriore garanzia per il locatore (io non affitterei ad un lavoratore dipendente che come reddito "dimostrabile" abbia un valore di poco superiore, se non inferiore, al canone di affitto che gli sto chiedendo...).

Per contro, ovviamente, c'è che non tutti hanno tali requisiti, pertanto la fetta di mercato a cui ci si rivolge si restringe; ma credo che buona parte dei locatori, di questi tempi, preferirebbe avere più garanzie (anche al costo di impiegare più tempo a trovare un conduttore coi "fiocchi".:)
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Per garantirsi al meglio la regola e' che il canone di affitto non sia inferiore al 30% del reddito dimostrabile dal probabile inquilino. Meglio se nel nucleo familiare ci siano piu' redditi ed almeno uno da lavoro dipendente continuativo.
Relativamente le fidejussioni quelle bancarie sono piu' difficili da ottenere ma piu' sicure di quelle assicurative.
Sono tempi duri (anche Telecom Italia mette in mobilita' i dipendenti!) e la ricerca di un inquilino affidabile e comunque serio (perdere il lavoro capita sempre piu' spesso) comporta sicuramente tempi piu' lunghi.
Per quanto possibile bisogna cercare di evitare i morosi di professione sui quali e sulle precauzioni per evitarli si e' gia' scritto abbastanza sul forum
 

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