Buonasera
desidererei il vostro parere per una vicenda che mi sta facendo perdere il sonno.
Riassumo brevemente
nel marzo 2010 presto dei soldi a un ex amico che si trovava in difficoltà e gestiva una ditta di costruzioni.
a fine 2010 dette somme non mi erano state ancora restituite.
Nel tentativo di recuperarle e dovendo effettuare dei lavori di ristrutturazione in una seconda casa affido dei lavori all'ex amico senza un formale contratto scritto.
I lavori iniziamo il 31/1/2011. Nel corso degli stessi anticipo a mezzo assegni allo stesso delle somme e altresì acquisto direttamente i materiali.
Poichè a agosto 2011 i lavori non erano stati ancora completati (si trattava di una sommaria ristrutturazione di 50mq - pavimentazione, rifacimento impianto elettrico e idrico spostamento di un tramezzo e posa di controsoffitto in legno su circa metà della superfice) interrompevo i contatti con la persona incaricata - ripeto senza mai aver formalizzato i lavori - e lo invitavo a conteggiare i lavori fatti anche in considerazione del pregresso debito nei miei confronti (cosa mai avvenuta), nel frattempo completavo i lavori in economia con soggetti regolarmente pagati con assegni e che emettevano regolari fatture.
A ottobre 2012 mi vedo recapitare una fattura di €20.000 da un soggetto che sosteneva di aver eseguito i lavori e che argomentava che poteva dimostrare l'attribuzione di incarico attraverso la dichiarazione inizio lavori fatta al comune da me firmata (?) alla relazione tecnica asseverata.
Mi reco al comune di appartenenza e scopro che si era stata inviata regolare dichiarazione di inizio lavori ma che la firma apposta sulla stessa è palesemente diversa da quella mia. Parlo con il tecnico che ha redatto la relazione tecnica asseverate che mi dice che i dati della ditta sono stati forniti dal mio ex amico.
A questo punto contesto formalmente la fattura e diffido la ditta scrivente dal proseguire le azioni.
Oggi ricevo lettera di un legale che richiede il pagamento della citata fattura.
Prima di incaricare un legale volevo chiedervi questa ditta a me sconosciuta che, ripeto non è mai stata formalmente incaricata, può ottenere l'emissione di un decreto ingiuntivo o di un pignoramento?
Ci sono gli estremi per il reato di truffa?
Considerato che anche al mio ex amico non ho mai formalmente appaltato i lavori posso dimostrare con le fatture di acquisto e con gli assegni a lui emessi e con prove testimoniali posso dimostrare che i lavori erano stati affidati a lui?
p.s. ho poi scoperto che il citato ex amico (con cui ovviamente avevo già troncato i rapporti e che non mi risponde più al telefono) aveva subito il fallimento della sua società e pur eseguendo i lavori con i suoi operai aveva solo formalmente fatto risultare l'avvio di un cantiere alla ditta che ora pretende il pagamento che (da quello che ho potuto appurare) ha realizzato il solo impianto elettrico. Probabilmente gli stessi sono anche d'accordo per lucrarci.
p.p.s. non mi dite che sono un cretino perchè me lo sono già detto da solo.
Vi prego datemi un consiglio, perchè sono preoccupato.
desidererei il vostro parere per una vicenda che mi sta facendo perdere il sonno.
Riassumo brevemente
nel marzo 2010 presto dei soldi a un ex amico che si trovava in difficoltà e gestiva una ditta di costruzioni.
a fine 2010 dette somme non mi erano state ancora restituite.
Nel tentativo di recuperarle e dovendo effettuare dei lavori di ristrutturazione in una seconda casa affido dei lavori all'ex amico senza un formale contratto scritto.
I lavori iniziamo il 31/1/2011. Nel corso degli stessi anticipo a mezzo assegni allo stesso delle somme e altresì acquisto direttamente i materiali.
Poichè a agosto 2011 i lavori non erano stati ancora completati (si trattava di una sommaria ristrutturazione di 50mq - pavimentazione, rifacimento impianto elettrico e idrico spostamento di un tramezzo e posa di controsoffitto in legno su circa metà della superfice) interrompevo i contatti con la persona incaricata - ripeto senza mai aver formalizzato i lavori - e lo invitavo a conteggiare i lavori fatti anche in considerazione del pregresso debito nei miei confronti (cosa mai avvenuta), nel frattempo completavo i lavori in economia con soggetti regolarmente pagati con assegni e che emettevano regolari fatture.
A ottobre 2012 mi vedo recapitare una fattura di €20.000 da un soggetto che sosteneva di aver eseguito i lavori e che argomentava che poteva dimostrare l'attribuzione di incarico attraverso la dichiarazione inizio lavori fatta al comune da me firmata (?) alla relazione tecnica asseverata.
Mi reco al comune di appartenenza e scopro che si era stata inviata regolare dichiarazione di inizio lavori ma che la firma apposta sulla stessa è palesemente diversa da quella mia. Parlo con il tecnico che ha redatto la relazione tecnica asseverate che mi dice che i dati della ditta sono stati forniti dal mio ex amico.
A questo punto contesto formalmente la fattura e diffido la ditta scrivente dal proseguire le azioni.
Oggi ricevo lettera di un legale che richiede il pagamento della citata fattura.
Prima di incaricare un legale volevo chiedervi questa ditta a me sconosciuta che, ripeto non è mai stata formalmente incaricata, può ottenere l'emissione di un decreto ingiuntivo o di un pignoramento?
Ci sono gli estremi per il reato di truffa?
Considerato che anche al mio ex amico non ho mai formalmente appaltato i lavori posso dimostrare con le fatture di acquisto e con gli assegni a lui emessi e con prove testimoniali posso dimostrare che i lavori erano stati affidati a lui?
p.s. ho poi scoperto che il citato ex amico (con cui ovviamente avevo già troncato i rapporti e che non mi risponde più al telefono) aveva subito il fallimento della sua società e pur eseguendo i lavori con i suoi operai aveva solo formalmente fatto risultare l'avvio di un cantiere alla ditta che ora pretende il pagamento che (da quello che ho potuto appurare) ha realizzato il solo impianto elettrico. Probabilmente gli stessi sono anche d'accordo per lucrarci.
p.p.s. non mi dite che sono un cretino perchè me lo sono già detto da solo.
Vi prego datemi un consiglio, perchè sono preoccupato.