umvesil

Nuovo Iscritto
Siamo 5 cugini di vario grado comproprietari, in varie quote, di una grande villa.(27 stanze). Ognuno di noi ha ricevuto in assegnazione l'uso di determinate stanze. Fino ad oggi ognuno di noi (anzi, il sottoscritto) si è fatto carico della intestazione delle bollette dell'ENEL e della assicurazione fabbricato. Un altro si è intestato la bolletta dell'acqua e i vari proprietari pagano la Tarsu in proporzione ai mq. assegnati.

Con la nuova finanziaria però scattano i controlli sulle spese di assicurazioni e intestazioni di utenze quale indice di capacità contributiva (spesometro). E nessuno dei comproprietari vuole più intestarsi le bollette del fabbricato o le fatture dei fornitori, i quali richiedono a chi intestare la fattura. (idraulico, falegname, pittore ecc.) i quali dovrebbero intestare le fatture a tutti i proprietari con il loro cod.fiscale. Il problema sta nel fatto che non ci sono 5 proprietari di un ente distinto per formare un condominio ma c'e un fabbricato con 5 proprietari, che non è un condominio e quindi non ha un suo codice fiscale.
Come è possibile risolvere equamente la questione della intestazione di fatture e utenze?
Umvesil
 

Gugli

Membro Attivo
caso direi molto molto particolare...
premetto che dubito sulla fattibilità ma fossi in te mi attiverei per formare un fondo comune gestito a rotazione tra voi con a capo una ...specie di ente terzo come un "consorzio" dove confluiscono tutte le spese immobiliari ...
mi informerei su un fronte del genere
 

umvesil

Nuovo Iscritto
Sicuramente l'ENEL non sarebbe disposto emettere 5 distinte fatture per un'unica utenza. Neanche l'acquedotto.Forse i fornitori privati si. Un unico lavoro con 5 fatture diverse, in base alle quote indicate. Un po' ferraginoso ma fattibile, con i privati. Ma gli enti erogatori?
Umvesil
 

sarastro

Membro Attivo
Proprietario Casa
Da quanto capisco, sinora avete diviso le spese alla buona. Suggerisco, d'ora in poi, che vi prendiate la briga di:
1) aprire un C/C cointestato a tutti i comunisti, con uno solo delegato ad operarvi, e di domiciliare su di esso tutte le utenze. A questo punto, sarà ininfluente a chi saranno intestate le utenze. Se poi uno di voi può prendere la residenza nell'immobile, che sia lui a intestarsi tutte le utenze, per risparmiare sulla tariffa. inn caso di accertamento fiscale, sarà facile dimostrare come stanno realmente le cose.
2) tenere la contabilità della comunione (non sono richieste le norme stringenti dei condomini, basta un quaderno con entrate, uscite, voci di spesa, saldo mensile) e approvarla in assemblea almeno una voltya l'anno.
Di solito, il problema della comunione è l'eventuale disaccordo dei comunisti. In questo caso l'accordo c'è, quindi siete a posto. Dal pdv fiscale, vi basta tenere ordinatamente i conti, e potrete anche godere, pro quota, delle detrazioni relative a eventuali lavori di ristrutturazione dell'immobile. Quanto sopra corrisponde a una mia situazione personale analoga.
 

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