alberto bianchi

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Proprietario Casa
Mia figlia, residente estero, l'anno scorso con F24,, con calcoli extracontabili prima della liquidazione definitiva e invio del Mod. Redditi PF:
Ha versato erroneamente con Mod. F24
1)- Il saldo Addizionale Comunale per Anno 2018
2)- Acconto Addizionale Comunale per Anno 2019.
Una volta elaborata la Dichiarazione Redditi PF si è accorta di aver versato i due importi non dovuti in quanto il debito reale di entrambi era pari a Zero in quanto il reddito imponibile era inferiore alla soglia minima prevista dal Comune dove ha il domicilio fiscale in Italia . In pratica se il reddito è inferiore a 21.000 Euro sì ha l'esenzione dell'addizionale comunale.
Come recuperare questi due importi ?
Il credito del punto 2) Acconto Addizionale per Anno 2019 essendo riconosciuto dall'Agenzia delle Entrate nel Mod. Redditi PF non crea problemi in quanto si compensa con il Mod. F24 Web del 30/06/2020 che contiene saldo e acconti di IRPEF e addizionale regionale;
Per quanto riguarda il recupero del credito 2018, che non risulta nel Mod. RPF 2020,, visto anche il modesto importo, ho pensato di compensarlo con il primo acconto IMU 2020 con Mod. F24 scadente al 16/06/2020.
So che la "burocrazia" prevede che venga fatta apposita istanza di rimborso alla Agenzia delle Entrate, ma spero che ogni tanto l'Agenzia delle Entrate (non quella di Dante) faccia prevalere il buon senso.
Ringrazio in anticipo per le vostre opinioni.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda il recupero del credito 2018, che non risulta nel Mod. RPF 2020,, visto anche il modesto importo, ho pensato di compensarlo
Secondo me non puoi fare la compensazione, perché quell'importo non è indicato nel quadro RX, rigo RX3 (addizionale comunale IRPEF) - colonna 5 - del mod. RedditiPF.
Il quadro RX comprende appunto il risultato della dichiarazione, con indicate le imposte a debito e le imposte a credito. Per quest'ultime si scrive, nella colonna 4 o 5, se si chiede il rimborso oppure se si utilizzano in compensazione.

Penso che tua figlia debba spiegare il caso all'Agenzia delle Entrate e chiedere il rimborso.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Penso che tua figlia debba spiegare il caso all'Agenzia delle Entrate e chiedere il rimborso.
Hai ragione @uva , purtroppo la normativa prevede tale procedura. Meglio non rischiare per non peggiorare le cose. Recentemente si è creata la Pec e dovrebbe essere più semplice contattare l'Agenzia delle Entrate.
Mia figlia dipende dalla Zona Milano 1 e dall'Ufficio TNL (almeno così risulta dalla registrazione dei contratti di locazione). Ho provato, il mese scorso, varie volte a telefonare ma era praticamente impossibile prendere la linea. Inoltre ho notato che tale ufficio non ha la Pec, mentre è presente per la sede Provinciale. Allego il link della zona interessata.
Vedi se, secondo te, i recapiti sono sufficienti.
Grazie.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Anche qui a Torino non tutti gli Uffici dell'Agenzia hanno la pec.
Quello a cui mi rivolgo io, ad esempio, ha solo la mail ordinaria. Comunque in questo periodo di emergenza sanitaria rispondono alle mail (ordinarie) dei contribuenti che chiedono informazioni. Ci vuole un po' di tempo, ma la risposta arriva.

Nel tuo caso io manderei una mail chiedendo qual è la procedura da seguire per il rimborso: modulo da compilare, documentazione da allegare, ecc.
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
So che la "burocrazia" prevede che venga fatta apposita istanza di rimborso alla Agenzia delle Entrate, ma spero che ogni tanto l'Agenzia delle Entrate (non quella di Dante) faccia prevalere il buon senso.
Non vedo il problema. Si tratta di cifre normalmente basse. Fare istanza e aspettare 2 o 3 anni. A nostra figlia era successo che l’agenzia immobiliare avesse sbagliato a versare l’imposta di registro (2 anziché 1,4 per 1000) e con un po’ di pazienza i soldi sono arrivati senza ulteriori costi o seccature.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Sembrerà strano ma io qualche anno fa ho sbagliato i conteggi di un saldo e ho versato circa 100€ in più.
Avevo rinunciato a fare istanza di rimborso ma inaspettatamente l'anno successivo mi è arrivato un rimborso, del'importo versato in più, dall'Agenzia delle Entrate.
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
Sembrerà strano ma io qualche anno fa ho sbagliato i conteggi di un saldo e ho versato circa 100€ in più.
Non tutti i tributi sono compensabili. Se, ad es., io devo versare un saldo IRPEF di 100 euro ma faccio un versamento da 200, l'anno successivo trovo un credito nella precompilata. L'imposta di registro, come nel mio caso, non è compensabile con IRPEF, cedolare secca o addizionali regionali/comunali.
 

Gyula

Nuovo Iscritto
Professionista
Salve a tutti,
approfitto della vs competenza per chiedervi un aiuto.
Ho ottenuto quietanza di F24 compensativo a saldo 0 euro via web (non poca cosa!) dopo averlo inoltrato all'ambito territoriale del domicilio fiscale dell'immobile (no comodato). Il problema è che, nel ripresentare lo stesso modello F24 all'ambito territoriale in cui io ho solo CF ed essendomi stato respinto, ne ho provato uno ancora ulteriore, sempre qui, indicando un debito di una sessantina d'euro che mi è stato trattenuto dall'iban. Fare, quindi, o non fare per la respinta? Come recuperare la quota?
 

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