Forse negoziando, come dici tu,il prezzo viene meno la responsabilità del venditore? Cioè se il venditore dice: ti vendo un locale al prezzo di mercato di un lavatoio, che però avendo già l'abitabilità e la planimetria giacente in catasto, la vendita la facciamo come abitazione, viene a meno la sua responsabilità sulla conformità dello stato di fatto del locale con la planimetria catastale?
Sto solo dicendo che se per poter trascrivere l'atto di trasferimento il venditore deve dichiarare in esso la conformità della planimetria catastale allo stato di fatto e, nel caso in commento, lo stato di fatto non è proprio quello di un locale abitabile come rappresentato nella planimetria catastale, allora, sebbene il compratore sappia che tale dichiarazione non corrisponda a verità, e sappia anche di acquistare un manufatto che, condono a parte, assomiglia di più ad un lavatoio che ad un'unità di civile abitazione, almeno possa pretendere un forte sconto sul prezzo in modo da equilibrare la contro prestazione avente ad oggetto un manufatto che al momento non è abitabile e che in futuro forse potrà anche esserlo ma non a gratis.
Se poi in caso di eventuale consegna di immobile sprovvisto di abitabilità il compratore avrà o non avrà diritto alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo per il solo fatto che ne fosse a conoscenza alla data della stipula del contratto è un problema di avvocati e non di semplici proprietari.