Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è così, il diritto di prelazione esiste solo se viene messa in vendita l'intera quota ereditata.
Infatti ho usato il condizionale perché non abbiamo tutti gli elementi per essere più
precisi: potrebbe essere una vendita di quota indivisa dell'unico cespite ereditario.(cioè l'intera quota ereditata)

Sulla' esistenza del diritto di prelazione in caso di vendita di quota di un solo bene facente parte della comunione ereditaria non ci sono pareri davvero unanimi;i giuristi non concordano,ma è vero che la giurisprudenza tenda a negare l'esistenza del diritto di prelazione in questi casi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sulla' esistenza del diritto di prelazione in caso di vendita di quota di un solo bene facente parte della comunione ereditaria non ci sono pareri davvero unanimi;i giuristi non concordano,ma è vero che la giurisprudenza tenda a negare l'esistenza del diritto di prelazione in questi casi.
Sull'argomento ho posto un quesito al presidente del collegio notarile di Cagliari che ha confermato detta interpretazione a fronte di una mia convinzione, fatta da una lunghissima esperienza.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
una strada da percorrere dopo aver verificato la regolarità dell'immobile e l'effettiva titolarità a seguito della successione è certamente quella di inviare con raccomandata A.R. una proposta di acquisto dell'immobile ai tre eredi precisando le modalità di pagamento e attendere risposta da tutti gli eredi proponendo la disponibilità per una trattativa personale ovviamente con la presenza di tutti gli eredi.
In tal modo avrà la certezza che la sua volontà sia correttamente conosciuta e valutata da tutti gli interessati.
Sconsiglio comunque l'acquisto di alcune quote di proprietà del bene e non dell'intero.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@StLegaleDeValeriRoma, cosa ne pensi di questa interpretazione, che come dicevo è confermata dal presidente del Collegio Notarile di Cagliari? Io resto ancora molto dubbioso.
 

Allegati

  • DIRITTO DI PRELAZIONE.pdf
    658,1 KB · Visite: 137

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Mi trovo in una situazione analoga come erede.
Sono in comunione con altri 3 su 2 appartamenti.
Senza nessun tipo di accordo abbiamo un appartamento sfitto dal 2002 e l'altro locato dal 1999 ad € 200,00 al mese (mq 100 in periferia a Roma - prezzo medio di zona almeno €700/800 mese).
Ho preso l'iniziativa di rinnovare il contratto mai fatto dal 2000 e intendo insieme ad un altro erede (60% di proprietà tra noi) comunicare il fine locazione alla data di scadenza.

Farò così ma:
  • l'inquilino può obiettare non essendo tutti che comunichiamo la fine locazione?
  • gli altri coeredi possono impedire in qualche modo la cosa?
Grazie per qualsiasi info potrete darmi

Ritornando al post iniziale sono "rogne" se non c'è accordo. . . .
 

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