d ho pure qualche remora possa accadere
La realizzazione degli impianti di scarico comporta necessariamente la realizzazione di sistemi di ventilazione in grado di poter garantire un equilibrio fisico fra i flussi.
La soluzione tipica è la “ventilazione primaria” ottenuta prolungando la colonna di
scarico sino all’esterno del tetto dell’edificio.
La colonna di scarico nella parte superiore diventa quindi un esalatore, costituendo proprio la “ventilazione primaria”.
Deve essere evidenziato che negli edifici alti e nelle reti di scarico molto lunghe, la sola esalazione è insufficiente; infatti, durante lo scarico del liquame, con effetto pistone, si crea a monte del pistone una pressurizzazione e a valle un’aspirazione.
In seguito a ciò avvengono due fenomeni contrari: il “sifonaggio per aspirazione” sui piani sovrastanti con conseguente possibile “risucchio” e svuotamento dei sifoni
e il “sifonaggio per pressurizzazione” nei piani inferiori con gorgogliamento dell’aria spinta attraverso i sifoni.
Se lo sciacquone ha la capacità di 15 lt e la colonna di scarico è da 10 cm si può ipotizzare che il pistone sia lungo quasi 50 cm; se lo sciacquone è come quello di casa di mio padre che aveva la capacità di 27 lt ogni volta che si tirava la catena si potrebbe generare un pistone della lunghezza di oltre 85 cm.
Se per caso due condomini vanno contemporaneamente al bagno se non ci fosse la ventilazione dello scarico si potrebbe verificare quanto su esposto.