Buongiorno a tutti,
Questi i fatti sui quali avrei piacere di sentire un Vostro ponderato consiglio: grazie fin d’ora:
Nel 1985 la vecchia proprietà (che aveva ereditato nel 1948 un palazzo con vari appartamenti ricostruiti dopo i bombardamenti della guerra) vende un appartamento a G.; L’anno successivo, 1986, vende a B l’appartamento a fianco di uguale dimensione . I relativi atti di compravendita sono redatti da due diversi notai.
In tempi susseguenti subentrano, sia al Sig. G. che al Sig. B., gli eredi familiari che compiono regolarmente le relative volture catastali per n. 3 atti di successione senza nessuna contestazione.
Recentemente l’erede di G. decide di vendere l’appartamento; a questo punto il Notaio incaricato (un 3° notaio) si accorge che c’è stato uno scambio di subalterni tra G. e B. e si rifiuta di procedere alla stesura del rogito.
Dagli accertamenti effettuati sembra che il primo notaio (ora deceduto) abbia invertito nel 1985 i subalterni dei due appartamenti vicini generando, a seguire, un errore riportato dagli altri notai nei successivi atti di compravendita e successione.
Riepilogando, tutti i rogiti e le successioni redatte sono sbagliate anche se vi è corrispondenza tra quanto indicato in catasto e quanto segnato nel vecchio mappale (mai in possesso di G. e di B.) risalente al periodo anteguerra..
Ora, come regolarizzare il tutto? Un notaio ha parlato di un “atto di rettifica” a partire da quello del 1985! Un altro ha consigliato un “atto di permuta” solo tra gli attuali proprietari senza coinvolgere gli atti e le persone precedenti. Quale soluzione è migliore? Ce ne sono altre? Quale costa meno? Ci sono oneri fiscali ecc. da pagare oltre al notaio? Sono responsabili entrambi i notai o solo il primo?(ma deceduto)? Il notaio di B. si è già tirato fuori sostenendo che lui ha fatto bene in base alla documentazione fornita… il terzo Notaio (quello che si è accorto dell’inghippo) si è dichiarato disponibile a sistemare le cose per entrambi gli eredi G. e B. ma pretende , ovviamente, di essere pagato.
Gli eredi di B. (il cui notaio è stato in qualche modo indotto all’errore dalla svista del primo notaio) possono in qualche modo pretendere una minor spesa?
Ps: i due appartamenti sono contigui , posti sullo stesso piano ed hanno le STESSE dimensioni
Questi i fatti sui quali avrei piacere di sentire un Vostro ponderato consiglio: grazie fin d’ora:
Nel 1985 la vecchia proprietà (che aveva ereditato nel 1948 un palazzo con vari appartamenti ricostruiti dopo i bombardamenti della guerra) vende un appartamento a G.; L’anno successivo, 1986, vende a B l’appartamento a fianco di uguale dimensione . I relativi atti di compravendita sono redatti da due diversi notai.
In tempi susseguenti subentrano, sia al Sig. G. che al Sig. B., gli eredi familiari che compiono regolarmente le relative volture catastali per n. 3 atti di successione senza nessuna contestazione.
Recentemente l’erede di G. decide di vendere l’appartamento; a questo punto il Notaio incaricato (un 3° notaio) si accorge che c’è stato uno scambio di subalterni tra G. e B. e si rifiuta di procedere alla stesura del rogito.
Dagli accertamenti effettuati sembra che il primo notaio (ora deceduto) abbia invertito nel 1985 i subalterni dei due appartamenti vicini generando, a seguire, un errore riportato dagli altri notai nei successivi atti di compravendita e successione.
Riepilogando, tutti i rogiti e le successioni redatte sono sbagliate anche se vi è corrispondenza tra quanto indicato in catasto e quanto segnato nel vecchio mappale (mai in possesso di G. e di B.) risalente al periodo anteguerra..
Ora, come regolarizzare il tutto? Un notaio ha parlato di un “atto di rettifica” a partire da quello del 1985! Un altro ha consigliato un “atto di permuta” solo tra gli attuali proprietari senza coinvolgere gli atti e le persone precedenti. Quale soluzione è migliore? Ce ne sono altre? Quale costa meno? Ci sono oneri fiscali ecc. da pagare oltre al notaio? Sono responsabili entrambi i notai o solo il primo?(ma deceduto)? Il notaio di B. si è già tirato fuori sostenendo che lui ha fatto bene in base alla documentazione fornita… il terzo Notaio (quello che si è accorto dell’inghippo) si è dichiarato disponibile a sistemare le cose per entrambi gli eredi G. e B. ma pretende , ovviamente, di essere pagato.
Gli eredi di B. (il cui notaio è stato in qualche modo indotto all’errore dalla svista del primo notaio) possono in qualche modo pretendere una minor spesa?
Ps: i due appartamenti sono contigui , posti sullo stesso piano ed hanno le STESSE dimensioni