Confermo che se il creditore è l'Erario viene posta in asta la sola quota gravata, cosa che peraltro rende poco appetibile l'acquisto della stessa a gran parte del pubblico; proporre una divisione giudiziale maturerebbe elevati costi che non può sostenere.
Le aste dei riscossori, infatti, non vengono promosse dai tribunali ma dal riscossore stesso.
Tali aste ad esempio propongono valori di base d'asta determinati, anzichè dal valore certificato da un perito C.T.U., esclusivamente dalla moltiplicazione di un coefficiente con l'unico valore determinato e pubblico: la rendita catastale.
Nelle procedure esecutive pendenti in Tribunale, invece, il Giudice dell'Esecuzione nomina diversi professionisti (Notaio per produzione documentazione ipo/cataastale, C.T.U., Delegato alla vendita, Custode Giudiziario, pubblicità, etc.), con costi a carico del creditore procedente.
Il G.E. può anche ordinare, dove il bene sia cointestato, l'avvio di una procedura Divisione Giudiziale dello stesso, anche in questo caso caricandone i costi al creditore.
Questo, però, ritengo non sia il caso dei post in questione.
P.s. il Riscossore "subentra" nella proprietà con l'assegnazione del bene (o della quota) dopo la terza PROPRIA asta andata deserta.