Salve, nel 2004 mio padre è venuto a mancare ed io ho ereditato la parte a me spettante ed ora detengo il 25% in quanto il restante 75% è di mia madre. Nel 2007 mia madre si è ammalata di tumore ed io essendo figlio unico ho lasciato il mio ottimo lavoro a Riccione per assisterla e tornare alla cittadina natale che avevo lasciato da tanti anni. Fino al 2010 ho trovato lavoro in un locale notturno che mi ha permesso di assisterla nelle ore diurne tra faccende di casa, chemioterapie, visite mediche e ricoveri in ospedale. Ora per fortuna mia madre sta bene il linfoma è regredito completamente e non necessita più della mia assistenza, ma nel frattempo io che ora ho 41 anni ho perso la mia vita in quanto non lavoro più dal 2010 e la situazione di crisi economica attuale non mi permette di trovarne uno nella zona in cui attualmente risiedo. Considerando anche che i rapporti tra me e mia madre non sono mai stati idilliaci e che non ho un futuro dove ora mi trovo, vorrei andarmene e cercare di ricostruirmi una vita, magari all'estero, ma non ho i mezzi economici per farlo. Tra casa di proprietà, un immobile dato in affitto, titoli , e conti correnti il "nostro" patrimonio si aggira intorno ai 400.000 euro, in più mia madre dispone di una pensione sui 1000 euro. La mia domanda è, quali sono i miei diritti e come posso farli valere, l'eredità comprende solo gli immobili oppure anche i titoli e i depositi bancari? Naturalmente tutto questo mio malgrado dato che mia madre dice che non ho diritto a niente. Altro quesito oltre a voi gentilissimi avvocati on line a chi mi posso rivolgere, nel senso credo ad un avvocato civilista? un notaio? e cosa mi chiederanno in cambio una parcella fissa o in base a ciò che eventualmente riuscirò a monetizzare? Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio Angelo