Rispondo al'utente ACQUIRENTE.
Non ho ripetuto affatto quello che hai scritto tu. Hai parlato di valutazione e VENDITA ALL'ASTA
Io ho parlato di DIVISIONE GIUDIZIALE e ASSEGNAZIONE DI QUOTE DEI BENI.
Bella differenza.
Eppoi è troppo facile con 4 parole rispondere per chi conosce la "questio". Chi si rivolge al forum ritengo abbia veramente bisogno di chiarimenti e dettagli. Per cui ho creduto dilungarmi un attimo per dare un'idea quanto più chiara possibile.
c'e' anche una casa a meta' da dividere................e qualcuno di loro fa orecchi da mercanti altro che divisione giudiziale e assegnazione dei beni.
per fare quanto dici tu bisognerebbe essere almeno d'accordo e non mi sembra.
poi....................possono anche accadere i miracoli.
La divisione giudiziale
Quando le parti
non si mettono d’accordo, una di esse propone domanda al giudice affinché sia costui a stabilirla.
Ciascun coerede ha diritto alla sua parte dei beni in natura, tuttavia,
poiché non sempre i beni sono comodamente divisibili oppure perché la divisione non è opportuna nell’interesse della produzione; in tal caso questi beni devono essere compresi nella porzione di uno dei coeredi o di più coeredi
che siano disposti a continuare la comunione, altrimenti sono venduti all’incanto ed il denaro ricavato viene diviso in proporzione alle quote di relativa spettanza.
Se le porzioni non corrispondono esattamente al valore delle quote ereditarie, chi ha avuto la porzione di valore eccedente,
è tenuto a pagare agli altri la differenza in denaro (conguaglio). (quanti lo fanno o possono farlo)??????
La stima dei beni per la formazione delle quote deve farsi con riferimento al loro stato e valore venale al tempo della divisione.
Formate le porzioni si procede all’assegnazione mediante estrazione a sorte se le quote sono uguali, o all’attribuzione se sono disuguali.