Intanto grazie a tutti per i pareri che mi avete espresso! Per farvi capire meglio, diciamo che l'eredità di cui parliamo è composta da un abitazione rurale, alcuni terreni (circa 6 ettari), una cantina, due annessi agricoli, e alcune stanze sempre destinate ad annesso agricolo. Non c'è nulla che abbia destinazione di civile abitazione, c'è una azienda agricola che era condotta da mio padre. Nella abitazione rurale ci sta già vivendo mio fratello (ci abita da sempre, insieme a mio padre che ora è deceduto). A questo punto mio fratello suppongo che vorrebbe rimanere a vivere lì, e siccome io vivo a parecchi chilometri di distanza mentre lui vive lì, vorrebbe prendere lui la terra e continuare l'attività dell'azienda agricola. Ecco perché sono nate le incomprensioni, per via del fatto che partendo da questi presupposti lui dice che la terra vale tot, io dico che ne vale un altro tot. Vorrei capire come poter venire a capo di questa situazione, in particolare riferendomi al messaggio di Gianco, non sono sicuro di aver capito bene quale sia il suo consiglio in merito. Io personalmente non ho particolari preferenze, a me va bene tutto purché il valore che prendo io sia il più possibile simile a quello che prende mio fratello, magari anche con compensazioni monetarie.
Potete riassumermi in parole semplici come dovrei comportarmi?
Grazie mille!
Potete riassumermi in parole semplici come dovrei comportarmi?
Grazie mille!