Se il futuro de cuius elargisce a chicchessia la sua parte disponibile è all'interno della legge. Se esce da questa sua disponibilità i valori morali secondo me c'entrano poco. Perché anche provvedere a far vivere ai propri discendenti una vita dignitosa è un valore morale. E allora cosa facciamo? Istituiamo una scala di valori morali?Io mi appellavo ai valori morali dove rientra a pieno titolo la volontà del de cuius di "elargire" a chicchessia, specie se in vita, anche al di fuori delle norma legislativa, una parte del patrimonio, possibilmente nei limiti della Disponibile.
Vedi mi raccontava mio padre che suo nonno aveva dei fratelli. Uno di questi aveva una guantificio dalle parti di Vico Equense. Morì improvvisamente lasciando la vedova e alcuni figli senza un becco di un quattrino perché il gentiluomo, secondo l'usanza del tempo, anziché organizzare la propria famiglia in modo da consentirgli un tenore di vita dignitoso, dava ad un fratello prete tutti i suoi guadagni. Alla morte del guantaio non c'erano neanche i soldi per il suo funerale; ed il fratello prete, avendo versato i soldi del fratello guantaio alla Curia, non ebbe neanche la posssibilità di restituire i soldi. I denari che il canonico versava alla Curia vennero considerati delle elargizioni alla Chiesa da parte di un fedele.