Rina Scita

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Io e mio fratello abbiamo ereditato dai genitori 2 immobili attigui nello stesso palazzo e locati .sono appartamenti vecchi di 50 anni che non hanno mai avuto manutenzioni straordinarie . Premetto che Non abbiamo necessità di liquidità nell'immediato visto che entrambi per fortuna non ci possiamo lamentare. Il problema nasce quando un appartamento diventa sfitto e di comune accordo decidiamo di venderlo per cui ci affidiamo ad un'agenzia la quale ci fa firmare l'esclusiva . Passano mesi ed ancora non si riesce a vendere cosicché mio fratello mi convince ad abbassare la richiesta che già era bassa dietro sempre consiglio dell'agenzia che una volta parla con me e un'altra con mio fratello senza aver scritto niente di prezzi limite da richiedere ma sempre tutto a voce. Succede che io vengo a sapere che sta facendo trattative anche con l'inquilino allo stesso prezzo stracciato ( circa il 60% in meno del loro valore) il quale ovviamente non si lascia scappare l'affare. Praticamente l'agenzia ha mandato avanti la pratica prima di avere anche il mio consenso ( ha intercesso con le banche per fargli erogare il mutuo ha fissato il notaio ed altro ancora ). quando ho posto i miei dubbi e il mio sconcerto soprattutto perché i prezzi sono irrisori e oltretutto da quello affittato per ora anche se pur minima ma abbiamo una rendita, ho trovato un'agenzia agguerrita che mi ha inveito contro dicendo che aveva già parlato con mio fratello.Poco dopo mio fratello avvertito dall'agenzia mi chiama per cercare di convincermi che questa è la via migliore per liberarci dell'eredità in comune altrimenti va a monte anche la vendita dell'appartamento vuoto . Ma come si fa se io non voglio vendere ad un prezzo così effimero? Se cedessi la mia quota a mio fratello dovrei chiedere il valore su cui abbiamo pagato la successione ? Certo che se così fosse lui non accetterebbe mai e neanche io voglio acquistare la sua. per ora mi rinfaccia che per colpa mia deve continuare a pagare tasse IMU.....che faccio ????
 

clemente

Membro Attivo
Professionista
A mio parere ha ragione tuo fratello perchè un conto è il valore dichiarato (in atto o successione o perizia) un conto è il valore effettivo, che è determinato dal mercato ... Al prezzo richiesto non avete avuto riscontri positivi, l'immobile è occupato (quindi deprezzato) e ogni anno dovete sborsare tanti bei soldini per pagare l'IMU ... Ora, se nessuno dei due vuole pagare la quota dell'altro con il valore di successione è evidente che anche voi la considerate troppo elevata, l'inquilino sa che può tirare sul prezzo e se ti fai due conti tanti anni di esborso IMU intaccano il valore dichiarato ...
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non c'è dubbio che hai bisogno di farti due conti in tasca. Non possiamo esserti d'aiuto perché non conosciamo niente soltanto quello che ci riporti tu. E' evidente che avreste fatto bene a consultarvi ogni qualvolta fosse richiesta una decisione strategica. Tu puoi farti un po di conti in tasca, se ritieni conveniente, acquista tu la quota di tuo fratello ed incassati l'affitto, pagandoti le tasse connesse.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
di comune accordo decidiamo di venderlo per cui ci affidiamo ad un'agenzia la quale ci fa firmare l'esclusiva .
se il contratto è stato siglato anche da te sarebbe buona regola che l'agenzia prima di prendere iniziative senta entrambi i proprietari per evitare di lavorare per nulla. E' inutile che inveisca contro di te perché tu sei la comproprietaria.
Se sei comproprietaria al 50% di entrambi gli appartamenti devi solo parlare con tuo fratello è imporgli che si prendono decisioni comuni altrimenti passate allo scioglimento della comunione. Sarà un bagno di sangue per entrambi: quindi è meglio che troviate un accordo.
Se nell'incarico non avete stabilito un prezzo minimo di vendita è solo colpa vostra (tua e di tuo fratello) comunque avete sempre il diritto di rifiutare (però dovrete pagare ugualmente la provvigione).
La descrizione è un pò confusa perché sembra che l'agenzia voglia vendere all'inquilino l'appartamento affittato (vedi l'intervento di @clemente)
Comunque il valore di mercato di un appartamento sfitto, o liberabile al momento del rogito, è in funzione di molti molti parametri che vanno dalla ubicazione dell'edificio,dal quartiere, dalle finiture e dalle condizioni dell'edificio, ecc... alla disposizione e sfruttamento degli spazi dell'appartamento, alle condizioni dell'appartamento.
Hai scritto che l'appartamento è vecchio di 50 anni e non ha mai avuto interventi di manutenzione straordinaria questo può giustificare un abbassamento del valore abbastanza cospicuo rispetto ad un ipotetico prezzo medio di mercato.
Ma nell'affidare l'incarico di vendita alla agenzia immobiliare non avete chiesto quale potesse essere secondo loro un possibile prezzo di vendita?
Mi sembra che abbiate un pò sottovalutato l'onere della vendita.
 

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