Mi risulta che un inquilino moroso e solvibile, alla fine dell'iter processuale, sia tenuto a pagare canoni, interessi legali e danni eventuali. Ho poi letto una sentenza in cui il conduttore moroso soccombente era condannato a pagare le spese legali della controparte quantificate dal giudice nella meta' fra il minimo e il massimo delle tariffe legali: non esattamente simboliche.
Per limitare i rischi direi quindi che, ove possibile, e' bene trovare un inquilino con reddito documentabile, possibilmente intestando il contratto ad esempio anche al coniuge (responsabili entrambi in solido). In mancanza, pretendere una fideiussione, cosi' ci pensa la banca a verificare la solvibilita' del personaggio.
Prima di farsi estorcere una buonuscita credo che convenga fare due chiacchiere con il legale di una associazione di inquilini, verificando se questi sia disposto ad assumersi la causa con spese legali prefissate. Tira un'aria bruttina aria anche per gli avvocati, quindi non la vedo impossibile.
Un inquilino "normale" non desidera sentirsi sul collo per anni il fiato del recuperatore di crediti a cui, se tutto va male, avremo regalato il credito derivante dalla nostra sentenza.
Benissimo lavorare sulla Centrale rischi: se saremo abbastanza capaci da associarci in tanti e molto decisi un parlamentare sensibile all'argomento dovremmo riuscire a trovarlo.