Mi permetto qualche considerazione su quanto ho letto. A mio parere sono le leggi a non essere retroattive nella maggioranza dei casi, contrariamente alle sentenze che per loro natura non possono non produrre, nella maggioranza dei casi, effetti retroattivi. Facciamo qualche esempio: un lavoratore licenziato, che ricorra al giudice, perchè lo fa? Per ottenere una sentenza anche a distanza di anni che produca effetti retroattivi, per vedersi cioè reintegrato ex tunc nel lavoro con conseguente risarcimento dei danni causato da un licenziamento ingiusto. All'opposto, che cosa fa la Pubblica Ammnistrazione che scopra che, per esempio un professore, un medico, un funzionario hanno occupato un ruolo o un posto in forza di un titolo non valido? Si rivolge al giudice perchè, verificata la non validità del titolo, emetta una sentenza che annulli la nomina, con relativa restituzione dei compensi indebitamente corrisposti negli anni a chi ha "usurpato" posti a scapito di chi invece ne aveva legittimamente titolo.
Se non fosse così, che senso avrebbe - per restare in campo condominiale - l'impugnazione di una delibera con conseguente suo annullamnento, se non producesse effetti retroattivi? Quanto ai compensi/liquidazioni dell'ammnistratore, non sapevo - ma c'è sempre da imparare - che potessero essere oggetto di impugnazione... A me - e penso a tanti altri - risulta che un giudice interviene sulla legittimità, sulla regolarità, sulla correttezza formale della convocazione, della costituizione, della verbalizzazione di un'Assemblea e delle sue delibere, non già nel merito, nella fattispecie il compenso dell'Amministratore, su cui è libera, autonoma e sovrana unicamente l'Assemblea.
Se non fosse così, che senso avrebbe - per restare in campo condominiale - l'impugnazione di una delibera con conseguente suo annullamnento, se non producesse effetti retroattivi? Quanto ai compensi/liquidazioni dell'ammnistratore, non sapevo - ma c'è sempre da imparare - che potessero essere oggetto di impugnazione... A me - e penso a tanti altri - risulta che un giudice interviene sulla legittimità, sulla regolarità, sulla correttezza formale della convocazione, della costituizione, della verbalizzazione di un'Assemblea e delle sue delibere, non già nel merito, nella fattispecie il compenso dell'Amministratore, su cui è libera, autonoma e sovrana unicamente l'Assemblea.