Buongiorno.
Mi è stato destinato un legato da parte di una donna (A) che, priva di legittimari (genitori, figli, coniuge), ha solo una sorella (B).
B, essendo l'unica parente di secondo grado, riceverà tutta la successione che sarà "legittima" in caso di assenza di testamento o "testamentaria" se esiste una testamento a suo favore.
Il legato a me destinato da A riguarda una piccola proprietà di poco valore, meno di 10.000 euro. Io non ho legami di parentela con A.
L'olografo da cui emerge la costituzione di quello legato è in mio possesso, redatto e firmato da A e datato ad un paio di anni fa; non ho motivo di pensare che nel frattempo A abbia rivisto le sue volontà, sostituendo quelle in cui lega a me questa piccola proprietà.
Immagino però che non ne voglia parlare con B, per non creare attriti; quindi ipotizzo che B è allo scuro di tutto e mi attendo una certa ostilità nei miei confronti al momento della morte di A. Io non ho contatti e rapporti con B.
Al momento della morte di A, porterò il legato dal notaio per la pubblicazione, in modo da entrare in possesso del bene e provare a rivenderlo o farne altro.
Immagino che, dopo la morte di A, B andrà dal notaio per la successione, ed in assenza di testamento, vorrà includere nella successione legittima a suo favore anche ciò che è stato destinato a me.
Una volta che io farò pubblicare il legato, il notaio incaricato da B sarà nelle condizioni di informare B dell'esistenza del legato (non mi è chiaro come, dato che non è detto che attiveremo il medesimo Notaio).
B può impugnare il legato che mi attribuisce questa piccola proprietà?
Fino a quanti anni dalla morte di A l'impugnazione può essere promossa da B e quali motivazioni potrebbe addurre per l'azione impugnativa?
Da quanto capisco, il tutto avrebbe l'effetto di bloccare, non so per quanti anni, il trasferimento a me della proprietà oggetto del legato, senza inficiare tutta la successione di cui sarà beneficiaria B. è corretto?
Grazie
Mi è stato destinato un legato da parte di una donna (A) che, priva di legittimari (genitori, figli, coniuge), ha solo una sorella (B).
B, essendo l'unica parente di secondo grado, riceverà tutta la successione che sarà "legittima" in caso di assenza di testamento o "testamentaria" se esiste una testamento a suo favore.
Il legato a me destinato da A riguarda una piccola proprietà di poco valore, meno di 10.000 euro. Io non ho legami di parentela con A.
L'olografo da cui emerge la costituzione di quello legato è in mio possesso, redatto e firmato da A e datato ad un paio di anni fa; non ho motivo di pensare che nel frattempo A abbia rivisto le sue volontà, sostituendo quelle in cui lega a me questa piccola proprietà.
Immagino però che non ne voglia parlare con B, per non creare attriti; quindi ipotizzo che B è allo scuro di tutto e mi attendo una certa ostilità nei miei confronti al momento della morte di A. Io non ho contatti e rapporti con B.
Al momento della morte di A, porterò il legato dal notaio per la pubblicazione, in modo da entrare in possesso del bene e provare a rivenderlo o farne altro.
Immagino che, dopo la morte di A, B andrà dal notaio per la successione, ed in assenza di testamento, vorrà includere nella successione legittima a suo favore anche ciò che è stato destinato a me.
Una volta che io farò pubblicare il legato, il notaio incaricato da B sarà nelle condizioni di informare B dell'esistenza del legato (non mi è chiaro come, dato che non è detto che attiveremo il medesimo Notaio).
B può impugnare il legato che mi attribuisce questa piccola proprietà?
Fino a quanti anni dalla morte di A l'impugnazione può essere promossa da B e quali motivazioni potrebbe addurre per l'azione impugnativa?
Da quanto capisco, il tutto avrebbe l'effetto di bloccare, non so per quanti anni, il trasferimento a me della proprietà oggetto del legato, senza inficiare tutta la successione di cui sarà beneficiaria B. è corretto?
Grazie