di piani convenzionati ne ho fatti parecchi ma questa cosa dei 5 anni non l'ho mai sentita.
il piano convenzionato non è altro che un accordo sottoscritto tra proponenti (privati e/o impresa/e) e pubblica amministrazione (comuni ecc) dove all'interno vengono stabilite, in base alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e dei piani pluriennali di attuazione le modalità per utilizzare a scopi edificatori le aree oggetto di intervento.
La clausola dei 5 anni generalmente è riferita all'ultimazione degli interventi (aree verdi, parcheggi, servizi ecc) che il proponente deve realizzare a sue spese (o come stabilito in convenzione) e dismettere gratuitamente a favore dell'ente pubblico.
Nel tuo caso:
1) non è corretto dire che NON si possano vendere i beni immobiliari oggetto di convenzione ma bisogna leggere attentamente la convenzione per NON farsi carico di obblighi e aggravamenti subentrando prima dell'ultimazione delle opere.
Generalmente in convenzione viene inserita una clausola specifica per ovviare a questo tipo di problematica... tipo "non possono essere rilasciati i certificati di agibilità/abitabilità degli immobili edificati senza l'ultimazione, il collaudo, la dismissione e la trascrizione a favore all'ente (comune) delle opere di cui alla convenzione edilizia ecc... ecc"
2) come detto da arianna, ci fossero clausole specifiche sui 5 anni il notaio stesso NON rogherà l'atto, o potrebbe rogarlo informandoti che ti stai assumendo delle responsabilità nei confronti dell'ente, ossia, dopo la vendita l'impresa o il privato potrebbero darsi alla fuga e tu devi completare quello che manca prima di poter avere l'agibilità del tuo immobile (quindi residenza, forniture idriche elettriche ecc)
3) all'affermazione dell'agenzia OCCHIO!! ricorda bene questo, che l'importo del mutuo è quello da indicare in atto;
per erogare il 100% il perito deve sopravvalutare l'immobile di un 20 % perchè il massimo che danno oggi i principali istituti di credito è 80%