Sono anziani? Speriamo che traslochino presto loro... al camposanto!
Ma che concetto hai del rispetto per gli anziani!…
Per restare in tema, mi hanno aggredita un’altra volta, davanti a dei testimoni, però facendo la parte delle vittime e dicendomi che io avrei augurato loro “un cancro”...
D’altronde, sembra chiaro che mi isolo, perché mi sento “superiore”… E forse questo è vero.
Mi sono trasferita da una città di mezzo milione di abitanti a questo… villaggio di cinquemila. Purtroppo, riconosco che queste persone riescono a portarmi al loro stesso livello, poiché non posso non pensare a chi mi pensa. Quando ti senti guardato, è ovvio guardare chi ti guarda. Quando chi ti guarda è un balordo e tu sostieni il suo sguardo, pensa che lo stai sfidando.
Abituata allo sguardo estraneo della città, non pensavo allo sguardo degli altri, come ci penso ora. E, sicuramente, questa è una mia personale caduta di stile, che mi avvicina a loro. Il fatto di esistere in un certo modo per loro ti sottrae a te stesso e ti cambia.
E non è vita, quella di chiudersi due porte alle spalle, per rispondere al telefono, o di avere un dialogo con qualcuno sempre sottovoce, in casa propria. Ma non posso parlare sempre sottovoce, poiché loro vorrebbero che la mia voce si spegnesse, fino al silenzio. Non posso nascondermi, poiché loro vorrebberro che mi nascondessi, fino a non esserci per nessuno. Soprattutto, non voglio sapere chi sono per loro, poiché non saprei più chi sono.
Perciò torno ad essere me stessa, o quel che ne resta, da un'altra parte; e questi aguzzini psicologici mi tornano utilissimi: mi hanno indirizzata ad apprezzare ciò che
non è come loro.
Ah, per la vendita dell'appartamento: ho già il preliminare in tasca...
Grazie a tutti per le risposte.