Tonight

Membro Attivo
Premesso che mio padre era unico erede di un rudere di cui per anni è stato lasciato in abbandono totale.
Che mio padre e mia madre hanno concordato al loro matrimonio per la divisione dei beni.
Che siamo in tutto 4 fratelli di cui gli ultimi 2 ancora vivono nell'altra casa dei miei intestata a mia madre in cui vive anche mio padre.
Che personalmente sono circa 10 anni che vivo fuori dal nucleo familiare mentre il secondo è andato via circa 3 anni fà a farsi la sua vita.
Che, dopo essermi sposato e adesso con un figlio e un'altro in attesa, ho provveduto personalmente, facendomi carico di tutte le spese (circa 80,000 euro tutte documentate) e del coordinamento dei lavori, a cui ha partecipato anche mio padre, per la ristrutturazione del rudere in questione il cui valore è lievitato considerevolmente.
E' giusto che adesso, a lavori ultimati e per tutelare gli interessi degli altri miei fratelli, mio padre mi chiede le spese di affitto? Tali spese dice che le sta scalando dai soldi che io ho anticipato per la ristrutturazione.
Dell'aumento di valore a chi va reso il merito? Mio padre dice che un conto è averla riscattata prima, ma visto che non potevo affrontare doppia spesa non ho potuto, e visto che non l'ho fatto, se voglio riscattarla adesso la casa va valutata per il suo valore attuale.
E se fosse giusto, posso anch'io chiedere una parte dell'affitto ai miei fratelli per i 10 anni in qui sono stato fuori senza gravare sulle spalle dei miei?
Per favore aiutatemi, mi spiace parlare di queste cose, ma vedo i miei soldi e i miei sacrifici, che pensavo avessero fatto la felicità anche di mio padre che in un modo o nell'altro avrebbe visto realizzare uno dei suoi progetti passati, andare in fumo. Sono già 2 anni che vivo in questa casa e se così stanno le cose tra altri 10 non mi ritroverei nulla mentre gli altri fratelli un immobile completamente ristrutturato in eredità.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Situazione confusa e necessità di concentrarsi sugli aspetti che maggiormente ti stanno a cuore. Più che pensare di far pagare l'affitto ai fratelli, cosa sconveniente e non di tua competenza, mettiamo razionalmente a fuoco la situazione del rudere da te ristrutturato.
Era un rudere che valeva, ipotesi 10. Hai investito 80 e oggi varrà 100.
A) Quando hai ristrutturato, possibile che tu non abbia chiarito i termini dell'accordo, per cui avresti fatto tali investimenti?
B) Non è mai troppo tardi per proporre, oggi, un riscatto del rudere, ovviamente al valore ante ristrutturazione.
C) Altra possibilità è chiarire il valore di un affitto di un rudere inabitabile, come era, a tuo dire, prima delle opere di ristrutturazione. Con tale canone, immagino che tu possa vivere, all'interno, con accordo scritto, per 80 anni? Ti tuteleresti.
Alla base di tutto, immagino ci sia una cattiva armonia, tra te e tuo padre, e se posso permettermi, lavorare in tale direzione dovrebbe essere la strada maestra, a prescindere dal fatto che ti convenga economicamente.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Dunque.
1) ai tuoi fratelli non puoi chiedere nulla per il semplice fatto che la casa in cui vivvono non è tua. per quello che ti compete sapere tua madre potrebbe averla venduta riservandosi l'usufrutto senza dirti nulla. i tuoi fratelli vivono lì per decisione dei tuoi. e amen.
2) io non avrei mai investito 80000 euro senza accordi scritti su cosa mi sarebbe spettato in futuro, la casa resta di mio padre che può farne ciò che vuole quando vuole senza che io possa impedirlo. e se anche non vende ci sono sempre i fratelli.
3) adesso puoi cercare solo un accordo con tuo padre dove decidete quanti anni di affitto ti spettano per i lavotri effettuati. e mi raccomando che sia scritto. in caso contrario gli apghi l'affitto ed al momento della divisione ereditaria presenti le ricevute dei lavori e chiedi che ti vengano riconosciute le spese fatte a fovaore del bene comune.
 

Tonight

Membro Attivo
Il rudere aveva un valore di circa 70.000 euro. Non documentati. E comunque non era abitabile in quanto mancavano tutti gli impianti e i relativi allacci. C'erano solo le mura e il tetto allo stato grezzo. Mancava perfino lo scarico fognario. Adesso ne varrebbe circa 200.000.
Non c'è cattiva armonia tra me e mio padre, solo differenti pareri e valutazioni. In ogni caso dice di fare ciò solo per tutelare gli interessi degli altri fratelli.
In ogni caso, sia io e penso anche lui, non vogliamo altro che sapere quale sia la strada giusta per non far torto a nessuno.
Per quanto riguarda gli anni per i quali potrei usufruire dell'affitto lui mi scalerebbe dall'importo mensile gli interessi annui che avrei percepito (Circa il 3%) se questi soldi li avrei tenuti in banca.
Sarebbe un giusto compromesso? Qualcuno, me compreso, riceverebbe del torto?
L'unica cosa che mi sento di dire è che l'aumento di valore andrebbe comunque a me attribuito, cosa ne pensate?
Ah un'altra cosa. E' vero che non potrebbe comunque vendermelo senza la firma dei miei fratelli? Magari ad un estraneo si ma a me no?
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
se sietem d'accordo potreste dividere a metà l'incremento di valore. ad esempio valore di partenza 70000, valore attuale 200000, capitale investito 80000 (200000-70000-80000=50000) differenza 50000 da dividere per due, 25000 a testa. tuo padre comunque ti garantisce un buon rendimento per i tuoi soldi.
 

flattanzio

Nuovo Iscritto
Mi spiace, ma leggo un po' di "buonismo" nelle tue parole, visto che non ritengo che tuo padre si stia comportando equamente (visto pure che vive a casa di tua madre, sfruttando la situazione...). A partire della "tutela del bene per i tuoi fratelli": non vedo cosa ci sia di piu' tranquillo di avere come abitante in una casa uno dei futuri eredi... Ed allora proponi il contrario:
. con i soldi investiti + quello 'non avuto' in 10 anni "compra" il rudere "allo stato originairo", ovvero andate al notaio e formalizzare il rogito con vendita a te e CONSENSO DEGLI ALTRI EREDI
. per non fare un torto agli altri figli, visto che ci tiene tanto, puo' corrispondere loro un terzo del valore della casa "allo stato originario", ovvero 23000 eu a testa (questi, eventualmente, potresti cacciarli tu, visto che alla fine hai un bene da 200,000 Eu avendone cacciati solo 130,000...); il tutto, sempre formalizzato in sede di rogito.

Questo, non sapendo se tuo padre ha altri beni immobili e/o sua situazione economica, perche' se il rudere e' l'unico bene immobile allora la vedo un po' dura. Ma alla fine della fiera, quanto ti sta chiedendo, di affitto? Perche' tutto dipende anche da quello... E comunque, chiedi una scrittura da Notaio nella quale si specificano - documentate - le spese da te sostenute per la valorizzazione dell'immobile cosi' da metterle in "compensazione" per la futura successione e divisione...
 

Tonight

Membro Attivo
Mah! Anche se la casa in qui vivono è intestata a mia madre i sacrifici per acquistarla li hanno fatti assieme.
Poi mi sembra di aver capito che non posso pretendere nulla per i 10 anni vissuti fuori di casa in quanto, anche se sono futuro erede, attualmente la casa è ancora di mia madre.
Per quanto riguarda l'affitto mi pare parlasse di €500,00 mensili. Ma mi chiedo, non dovrebbe essere scalato un quarto visto che sono anch'io parte della famiglia?
Poi per quanto riguarda la quota da corrispondere ai miei fatelli non dovrebbe essere di €17500 e non di €23000 visto che una quota è già mia?
Inoltre, per rispondere al tuo ultimo quesito, mio padre non ha altri beni immobili. Ma questo cosa centra?
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
considera che non potrai pretendere nulla per glianni pèassati fuori casa nemmeno dopo la morte dei tuoi. i tuoi fratelli sono o perchè i tuoi sono ancora tenyuti a mantenerli non essendo autonomi o perchè i tui vogliono così. loro non pagano l'affitto è vero ma di contro non hanno la privacy he hai tu.
 

flattanzio

Nuovo Iscritto
Per quello che la logica (e la legge) vuole, chiaramente non puoi pretendere nulla per i 10 anni fuori casa a meno che i tuoi non decidano diversamente in piena autonomia e liberta'. Non solo, sarebbe anche complicato valorizzare quanto darti in rapporto a quanto danno ai tuoi fratelli che ancora vivono con loro...ma non ci penserei neanche, a questa opzione.
Ed accorgendomi ora che c'e' un altro fratello nelle stesse tue condizioni, mi chiedo: non spetterebbe qualcosa anche a lui, per i 3 anni fuori casa?...

Il mensile non dovrebbe essere 'diviso', visto che solo tu stai facendo uso della casa; a meno che non ospiti anche i tuoi fratelli con te...:).

Per la quota, effettivamente ho erroneamente diviso il valore pre-lavori (70,000) per 3 e non per 4.

Tieni presente che l'avere (almeno) un bene immobile di proprieta' rappresenta per moltissimi genitori - in particolare se anziani - una 'certezza', una 'riserva' cui attingere in caso di necessita'; cosi' come un congruo gruzzoletto in banca... E sinceramente, visti i tempi e le ultime vicissitudini economiche, io personalmente non mi priverei di un capitale 'sicuro' quale puo' essere un bene immobile.... Questo e' il motivo per cui chiedevo di altri beni...tutto qui.
 

ninetto

Membro Attivo
ma tu perchè hai voluto investire su qualcosa che non ti apparteneva? come si fa a investire 80000 euro senza
la certezza di un vantaggio? e poi penso che tuo padre non è che improvvisamente ti abbia non preferito ai tui fratelli! secondo me hai sbagliato di brutto, forse l'hai fatto per accattivarti la predilezione di tuo padre ma quando i genitori pendono verso altri non ci si riesce a raddrizzarli. Vedi se riesci a riprenderti la puntata perché le carti vincenti non le hai.
 

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